La notizia è di quelle destinate a far parlare di sé. Apprendiamo infatti da un articolo apparso sul Gazzettino di Padova, che una famiglia romena formata da una coppia di genitori e da 3 figli minorenni è stata rimpatriata a spese di Sindaco e Assessori di un Comune nel padovano.
“Con il fondo alimentato da donazioni di Sindaco e Assessori rimpatriamo altre cinque persone, 3 delle quali sono minorenni (16, 11 e 6 anni), che da alcune settimane vivevano di stenti nella nostra città – ha annunciato il Sindaco – Nella mattinata di oggi, dalle 6, a seguito di alcune segnalazioni, il nucleo familiare è stato sgomberato da una serie di vecchi container in disuso in viale Nereo Rocco, di fronte al nuovo Palaindoor e successivamente condotto al settore servizi sociali dalla Polizia Locale. Qui, dopo un rapido confronto con alcuni operatori che li hanno rifocillati, si è evidenziata l’opportunità, per i 5 romeni, di tornare in patria, dove avrebbero un’abitazione e numerosi parenti disposti ad accoglierli. In Italia non hanno trovato fortuna. Dopo un periodo di lavoro a Rosarno, in Calabria, dove la falegnameria per cui prestavano servizio sarebbe stata chiusa per infiltrazioni mafiose– ha proseguito – i due genitori sarebbero venuti a Padova con i figli, in cerca di un nuovo lavoro. Un lavoro che manca anche per i nostri concittadini, tanto che i 5 hanno cominciato a dedicarsi all’accattonaggio. Storie come quella di questa famiglia non lasciano indifferenti e ci feriscono. Ribadiamo tuttavia che la soluzione, soprattutto per il benessere dei 3 minori, non può essere un’accoglienza emotiva, fatta di piccole elemosina e un sostanziale disimpegno. Il rimpatrio che sarà effettuato già nelle prossime ore consentirà ai 5 di ricominciare a vivere. L’area oggetto di intervento è in comproprietà tra una ditta in attività ed una in liquidazione e Concordato Preventivo. Per questo motivo – ha concluso – appena ultimato lo sgombero, la proprietà ha provveduto esclusivamente a sigillare l’accesso ai container e nei prossimi giorni, non appena avuto il nulla osta dal Giudice che segue la liquidazione, si provvederà allo smaltimento dei manufatti ed al completo sfalcio dell’erba”.