“Dimissioni irrevocabili da presidente in direzione”. Oscar Giannino annuncia su Twitter la sua decisione di lasciare il vertice del movimento.
“I danni su di me, per inoffensive ma gravi balle private, non devono nuocere a Fare”, scrive sempre su Twitter Oscar Giannino.
Sono 16 i membri della direzione di ‘Fare per fermare il declino’ riuniti in un albergo nel quartiere Esquilino a Roma. Ha aperto Oscar Giannino – che si è presentato dimissionario – per spiegare il bluff del master a Chicago e, a quanto si apprende, l’intervento è stato intervallato da reazioni di altri componenti, alcuni collegati telefonicamente dall’estero, come Luigi Zingales da Chicago. La direzione si concluderà con un voto finale che deciderà se Giannino resterà il candidato premier del movimento.
CANDIDATO ‘FARE’ GIRA CON DIPLOMA LAUREA IN MANO – Dopo le polemiche sul master fasullo di Oscar Giannino, Eugenio Guarducci, capolista di Fare per la Camera in Umbria, oggi è uscito di casa portandosi fisicamente dietro la sua laurea in architettura conseguita il 30 marzo del 1988 all’Università di Firenze. L’attestato originale con tanto di cornice dorata. Guarducci ha prelevato la pergamena dal corridoio di casa dove era appesa. Vi ha applicato un manico e poi si è avviato per i suoi impegni. Prima tappa al bar. “La gente mi ha osservato incuriosita” ha spiegato Guarducci. “Molti mi conoscono – ha aggiunto – e sanno ciò che faccio. Qualcuno mi ha detto: ‘E’ giusto, fatti vederé”. Il candidato di Fermare il declino si è così presentato, laurea in mano, a tutti i suoi appuntamenti elettorali della giornata. “Un’ operazione trasparenza” ha sottolineato Guarducci per il quale quanto successo a Giannino “permetterà al movimento di esprimere ancora meglio le sue promesse”.
(ansa)