Roulotte e camper come nuove costruzioni e il turismo Veneto messo ancora di più in crisi. Il presidente della Regione Luca Zaia scende in campo contro il Decreto del fare che equipare le roulotte alle nuove costruzione obbligando i titolari di campeggi a difficoltose e lunghissime pratiche burocratiche per accogliere i turisti.

“Siamo di fronte all’ennesimo esempio di quanto sia difficile fare impresa in questo paese. Una norma del Decreto del fare assoggetta le roulotte, i campers e la case mobili all’interno dei campeggi a interventi di nuova costruzione. E’ surreale, ma anche devastante per l’economia del Veneto, dove l’offerta di turismo all’aria aperta rappresenta il 27 per cento delle presenze regionali, cioè 20 milioni di turisti che danno lavoro a 13 mila addetti”.

Parole dure quelle del presidente Luca Zaia che punta il dito contro l’emendamento al Decreto del Fare che rischia di penalizzare fortemente e addirittura bloccare il settore della ricettività all’aria aperta, nel veneto dove esiste il più grande polo del settore, ma anche nel resto d’Italia. “Per ragioni che stanno tra il discutibile e l’incomprensibile – spiega Zaia – la collocazione all’interno dei campeggi di roulottes, campers e case mobili viene assimilata agli interventi di nuova costruzione, che pertanto necessitano di autorizzazione urbanistico-edilizia. In altri termini, il titolare di un campeggio avrà l’obbligo di dimostrare, caso per caso, che questi mezzi mobili di pernottamento sono utilizzati e abitati solo se autorizzati da gravose pratiche autorizzatorie, impossibili di fatto da ottenere”. E il presidente prosegue: “Per effetto di questa norma – dice ancora Zaia – l’Italia è l’unico Paese in Europa dove si chiede alle strutture ricettive di dimostrare, camper per camper, roulotte per roulotte, il regime di temporaneità: equivale a chiedere al parcheggiatore di dimostrare che la sosta di ogni macchina è temporanea. Già in queste ore si sta facendo concreta l’interruzione degli ammodernamenti programmati, con la disdetta di unità mobili di pernottamento già commissionate”.

E Zaia chiede la modifica della norma: “Il blocco degli investimenti non era proprio l’obiettivo che il ‘Decreto del fare’ voleva evitare? In questo caso si disfa, altro che fare. Il governo si ravveda e modifichi, urgentemente, quella che è una norma priva di senso”.
Di Redazione Thiene On Line

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