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Natale 2013. Ecco cosa vogliono trovare sotto l’albero gli amministratori dell’Alto Vicentino

 Soldi, macchine di lusso, motociclette roboanti o gioielli da superstar? Che cosa vorrebbero trovare sotto l’albero , la notte di Natale, i Sindaci dell’Alto Vicentino? Assolutamente niente di tutto ciò. Il 2013, con tutte le sue incertezze, la crisi e l’instabilità politica ha minato non solo le persone ma anche le Amministrazioni Comunali, che hanno visto i loro primi cittadini battagliare, spada alla mano, contro tagli, tasse, disoccupazione e disservizi. Ma loro non mollano e conoscendo la realtà ognuno del proprio paese hanno spedito lo stesso la letterina a Babbo Natale facendo le loro richieste. Che hanno tutte un comune denominatore: basta giochi, ma risposte concrete da parte dello Stato sovrano.  

 

 

Giovanni Battista Casarotto, Sindaco di Thiene. ‘Vorrei poter mettere io qualcosa sotto l’albero per i miei cittadini, ma ho anche un desiderio. Vorrei maggiore impegno da parte di tutti perché ognuno faccia del suo meglio per migliorare le cose. Ognuno per la sua competenza e facendo il proprio lavoro, vorrei che tutti rispettassero le regole cominciando dalle piccole cose fatte nel segno del rispetto reciproco e del bene comune. Dal raccogliere le deiezioni dei cani, al fermarsi alle strisce pedonali per permettere alle persone di attraversare, dall’aiutare l’anziano in difficoltà, al sopportare il nervosismo del  vicino che è senza lavoro, al cercare di comprendere che chi amministra fa del suo meglio ma non può fare miracoli perché i Comuni hanno subito dallo stato tagli veramente importanti’.

 

Luigi Dalla Via, Sindaco di Schio. ‘Vorrei che ci fosse una vera ripresa economica e che l’Italia cominciasse ad intraprendere un percorso di riforme reali per riorganizzare il sistema pubblico. I Comuni necessitano di regole certe e di poter agire mentre quest’anno è stato l’apoteosi dell’incertezza. Il sistema intero si deve sbloccare per permettere a chi di dovere di fare gli investimenti che servono. Bisogna smettere di parlare di tasse ai comuni, l’argomento deve essere la diminuzione di Irpef e tasse sul lavoro. La comunità ha bisogno di risposte e i comuni hanno bisogno di risorse per dare servizi’.   

 

Alberto Busin, Sindaco di Zanè. ‘Sotto l’albero vorrei tanti posti di lavoro. Ci sono sempre più persone che ne hanno bisogno e spesso, per abitudine e pudore, qui nella nostra zona la gente si vergogna e non chiede aiuto. Vorrei dare una mano a chi cerca lavoro per mantenere la famiglia, per mandare i figli a scuola o anche semplicemente per mettere un piatto in tavola e pagare le bollette’.

 

Romano Leonardi, Sindaco di Zugliano. ‘Vorrei trovare risposte politiche per le esigenze dei comuni. Vorrei chiarezza di regole da parte dello stato. Stiamo navigando a vista, senza una meta precisa. E’ fondamentale che ci sia una ripresa economica. Bisogna ridurre la fiscalità sulle imprese e dare a queste la possibilità di creare più occupazione. Lo stato deve dare più trasferimenti ai comuni e lavorare immediatamente sui costi standard’.

 

Armando Cunegato, Sindaco di Valli del Pasubio. ‘Vorrei si realizzasse quanto auspica Lucio Dalla nella sua ‘L’anno che verrà’, canzone in cui si parla dell’arrivo di un anno ricco di cose bellissime in cui ognuno è libero di amare e vivere con gioia ogni giorno festeggiando la bellezza della vita. Per fare questo, parlando concretamente, ognuno deve avere un lavoro e oggi questo è il problema più diffuso. Come amministratore vorrei poter gestire il Comune con meno ansia e meno problemi. Mi piacerebbe trovare sotto l’albero la  gioia di sistemare il territorio che è in condizioni estreme. Spero che nel 2014 si sblocchino almeno i fondi dei comuni di confine, per realizzare progetti che sono pronti da 2 anni e devono essere finanziati’.

 

Silvia Covolo, Sindaco di Breganze. ‘Sotto il mio albero vorrei tanto trovare più trasferimenti di risorse da parte dello stato, perché per dare i servizi ci troviamo nella condizione di dover aumentare le aliquote ai cittadini. Vorrei avere la possibilità di spendere qualcosa per il mio comune, per opere pubbliche e per fare qualcosa. Siamo diventati esattori da parte dello stato e spesso i cittadini non comprendono che non ne abbiamo colpa, ma che sono leggi imposte. Il 2013 è stato un anno pesante per i comuni, che sono stati in balia di una politica indecisa. Ora servono leggi stabili e regole precise per sbloccare l’economia e dare risposte ai cittadini e ai loro comuni’.

 

Robertino Capozzo, Sindaco di Lugo di Vicenza. ‘Potrei scrivere un libro dei desideri, ma mi limito all’unico desiderio che, una volta esaudito, permette agli altri sogni di realizzarsi: vorrei che ognuno avesse un lavoro. Quando si lavora significa che tutto ciò che viene prima si è già risolto. Perché ognuno abbia un lavoro si deve sbloccare la situazione politica e l’economia, che è ferma per mancanza di investimenti, deve ripartire’.

 

Piera Moro, Sindaco di Marano Vicentino. ‘Vorrei trovare sotto l’albero una legge di stabilità che faccia ripartire l’economia. Vorrei una politica che guardi ai problemi reali del paese. Ci sono tanti problemi, ma ci sono anche tante possibilità. Purtroppo c’è anche tanta cecità da parte di chi deve dare le risposte e le possibilità di ripresa rimangono in panchina’.

 

 

Maurizio Colman, Sindaco di Piovene Rocchette. ‘Vorrei uno stato centrale serio e onesto che aiuti i suoi comuni. Uno stato vero, che non fa sconti al comune di Roma regalandogli soldi reperiti dai nostri comuni che sono virtuosi’. 

Anna Bianchini