A spingere l’inflazione è l’aumento del 12,9% dei prezzi dei vegetali freschi rispetto allo stesso mese dello scorso anno per effetto una pazza primavera segnata dal rincorrersi di nubifragi, grandine, siccità e gelate fuori stagione. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti a commentare i dati Istat sull’inflazione che raggiunge ad aprile il valore tendenziale dell’1,9%.
La primavera – sottolinea la Coldiretti – è stata segnata da nubifragi, siccità e gelate fuori stagione che hanno provocato danni alle coltivazioni che hanno costretto molte regioni a chiedere lo stato di calamità con un impatto sui prezzi che ha costretto i consumatori a fare lo slalom nella spesa. In Italia si è verificata ad aprile una riduzione del 36% delle precipitazioni con temperature superiori di 1,65 gradi rispetto alla media di riferimento secondo le elaborazioni Coldiretti su rilevazioni Isac Cnr.
Una evidente anomalia -conclude la Coldiretti – che conferma i cambiamenti climatici in atto che in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate anche da grandine con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo.