Lo screening per i tumori al colon retto in otto anni salva la vita a 254 persone ed evita 350 tumori. Sono solo alcuni dei dati forniti dati forniti dall’Ulss 4 Alto Vicentino che ha fatto un bilancio dell’attività svolta. “Dal 2004 al 2012 sono stati eseguiti 143.318 test (che hanno interesato persone tra i 50 e 70 anni) per la ricerca del sangue occulto – sottolineano dall’Ulss 4 – con un’adesione della popolazione che ha superato ogni più rosea previsione: dopo il 76% di adesione del primo round scattato da novembre 2004 a novembre 2006, si è passati al 78% del 2008, superando l’80% nel 2009 ed attestandosi vicino a tale valore negli anni successivi, fra i migliori risultati a livello nazionale”. Le donne aderiscono in modo maggiore allo screening, ma anche la risposta degli uomini è stata molto elevata, considerando che si tratta del primo screening rivolto ai maschi.
L’Azienda ospedaliera per avviare lo screening si è avvalsa e si avvale della collaborazione dell’Associazione Volontari Ospedalieri di Schio e Thiene, della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, di Arsiero e Thiene, dell’Associazione “Raggio di Sole” di Marano Vicentino, che si occupano di informare i cittadini e distribuire i kit. Ma anche delle farmacie, legate alla Federfarma Vicenza, che di fatto fungono da punti di raccolta dei campioni, oltre che svolgere un’importante attività informativa e di sensibilizzazione. “Un riconoscimento va anche ai Comuni e alle Associazioni locali – evidenziano dall’Ulss – che contribuiscono sia mettendo a disposizione gli ambienti, ove si effettua la distribuzione dei kit, sia collaborando all’informazione e sensibilizzazione dei cittadini, mediante la diffusione di manifesti e depliant e mediante il potente mezzo del passaparola”.
In media, secondo quanto emerso dai dati dell’Ulss 4, sono 700 le persone positive al test, si tratta soprattutto di maschi, i quali vengono indirizzati a eseguire un esame endoscopico più approfondito. E’ importante ricordare che un test positivo non è sinonimo di malattia – spiegano ancora dall’Ulss 4 – Ogni 1000 persone esaminate si riscontrano mediamente 50 test positivi: 20-25 di queste persone hanno uno o più polipi, che nella quasi totalità vengono tolti subito, ambulatoriamente, e 3 hanno un tumore di solito in fase iniziale. Le restanti persone con test positivo o non hanno niente o si evidenziano quadri di tipo infiammatorio o altro”. Dal 204 al 2012, in particolare sono stati riscontrati 570 casi di adenoma a basso rischio, 1936 casi di adenoma ad alto rischio e 254 casi di cancro. “Fra le 254 persone con diagnosi di tumore quasi nessuna aveva sintomi sospetti, perché nella maggior parte dei casi lo screening trova i tumori quando sono ancora molto piccoli e non si fanno sentire – commetano dall’Azienda sanitaria – Per alcuni tumori non è stato neppure necessario un vero intervento chirurgico ma è stata sufficiente l’asportazione durante la colonscopia. In qualche caso la malattia è stata scoperta in fase più avanzata, ma anche in queste situazioni è stato possibile intervenire con tempestività, assicurando il miglior trattamento disponibile”. Secondo quanto emerso dalla statistica effettuata dall’Ulss 4, il tumore del colon-retto rappresenta il terzo tumore più frequente nei maschi, dopo polmone e prostata, ed il secondo nelle femmine, dopo la mammella. In due casi su 3 si manifesta in persone sopra i 65 anni di età. Per quanto riguarda la distribuzione della malattia per età, è da notare che 2 casi su 3 si manifestano in persone con più di 65 anni.
Si stima che in un anno nell’intera Regione Veneto si manifestino circa 3000 nuovi casi, di cui 114 nell’Ulss n.4. E l’Ulss 4 consigli la prevenzione “Prevenire è meglio – sottolinea l’Ulss 4 – Le ricerche scientifiche dimostrano che per prevenire l’insorgenza del tumore o limitarne le conseguenze è molto utile mangiare più frutta, verdura e fibre, meno grassi, specie se animali, e carni rosse. Svolgere attività fisica regolare. Dopo i 50 anni (anche prima se vi sono stati casi in famiglia) effettuare controlli, quali la ricerca del sangue occulto nelle feci (non visibile a occhio nudo), la rettosigmoidoscopia e la colonscopia”.
di Redazione Thiene On Line