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Legge di Bilancio: le richieste di Confartigianato al Governo

In vista della prossima legge di bilancio, Confartigianato ha presentato al Governo una serie di richieste in materia fiscale relative al mondo della piccola impresa. La prima riguarda l’introduzione dell’Iri, imposta sul reddito imprenditoriale, che potrà consentire anche alle aziende personali ( ditte individuali e società di persone) di beneficiare, già dal 2017, di una tassazione al 24% per i redditi non prelevati dal titolare o dai soci, come già previsto per le società di capitali.

Fondamentale viene poi ritenuta la revisione degli studi di settore, per trasformarli da strumento di accertamento a fattore di “compliance” (cioè di conformità normativa) eliminando in tal modo, per i contribuenti ad alta affidabilità, la minaccia delle verifiche fiscali e rafforzando invece il meccanismo premiale. Altro capitolo ritenuto importante è il passaggio, per i soggetti in contabilità semplificata, al regime della competenza “di cassa”, grazie al quale si eviterà il pagamento delle imposte su redditi non effettivamente monetizzati.

Quanto alle detrazioni per le ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche degli edifici e l’acquisto di mobili, Confartigianato ne chiede la riconferma con le stesse misure in vigore, accompagnata dal ritorno all’aliquota del 4% (anziché 8%) della ritenuta effettuata alle aziende sui bonifici ricevuti relativi a tali lavori.

Tra gli altri capitoli sui quali è stata sollecitata l’attenzione del Governo ci sono poi: la deducibilità completa dell’Imu dal reddito d’impresa e l’unificazione di Imu e Tasi in un’imposta unica sui servizi locali; la necessità di definire i criteri  per escludere con certezza le piccole imprese dal pagamento dell’Irap e aumento della relativa franchigia, l’abrogazione dello “split payment”, che crea danni finanziari alle ditte fornitrici della Pubblica Amministrazione.

Inoltre, resta l’esigenza di una riduzione degli oneri burocratici, semplificando gli adempimenti fiscali: si chiede l’eliminazione della comunicazione “black list”, la soppressione dell’obbligo di comunicazione dei beni concessi in godimento ai soci e ai familiari, delle operazioni con San Marino, l’abrogazione del modello Intra Acquisti.

Infine, secondo Confartigianato va effettuato uno slittamento dal 16 al 30 giugno (31 luglio con maggiorazione) dei versamenti relativi a Unico, così come lo spostamento a fine mese dei termini di versamento e degli adempimenti che scadono in agosto.