La Lega, con una proposta di legge firmata dal deputato Igor Iezzi, intende introdurre nuove norme che vietano l’uso di indumenti che celano il volto, come il burqa e il niqab, nei luoghi pubblici. La proposta, che mira a contrastare l’uso di questi indumenti, è stata depositata alla Camera dei deputati e prevede sanzioni severe per chi impone l’uso di tali veli alle donne, con pene che vanno fino a due anni di carcere, una multa fino a 30mila euro e l’impossibilità di richiedere la cittadinanza italiana.

Il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ha espresso il suo sostegno alla proposta, definendola una misura di “buonsenso” contro chi non rispetta la cultura e i principi di libertà occidentali. Secondo Salvini, questa legge risponde alla necessità di tutelare i diritti delle donne e fermare pratiche oppressive che limitano la loro libertà, come la costrizione a indossare il velo.

La proposta di legge modifica e inasprisce la normativa esistente, che risale al 1975, la quale già vieta di nascondere il volto in luoghi pubblici, ma prevede eccezioni in caso di “giustificato motivo”. L’idea della Lega è quella di eliminare la clausola che consente queste eccezioni, mantenendo il divieto per i volti coperti in tutti i casi, salvo alcune situazioni specifiche. Le uniche esenzioni previste riguardano luoghi di culto, necessità per motivi di salute, sicurezza stradale, sport, e attività artistiche o di intrattenimento, come ad esempio l’uso di caschi durante le competizioni sportive.

La proposta, che ha suscitato un ampio dibattito, si inserisce nel più ampio contesto delle politiche della Lega sulla sicurezza e sull’integrazione, con un accento particolare sulla difesa dei valori della cultura occidentale. I detrattori della legge, tuttavia, avvertono che una simile proposta potrebbe alimentare divisioni sociali e religiose, mentre i sostenitori insistono sulla necessità di fermare pratiche che, secondo loro, limitano i diritti delle donne.

L’introduzione del nuovo reato di “Costrizione all’occultamento del volto” rappresenta una novità importante, in quanto mira a punire chi obbliga altre persone a indossare il velo in pubblico. Se approvata, questa legge potrebbe modificare significativamente il panorama legislativo italiano in materia di libertà individuali, sicurezza e diritti delle donne.

Il percorso della proposta in Parlamento è appena iniziato e, sebbene non manchino le critiche, la Lega è determinata a portarla avanti come uno degli impegni principali della sua agenda politica.

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