Il faro messo in piedi con tanti buoni propositi e risultati ottenuti negli anni non brilla più come un tempo. L’Andos , associazione di volontariato che tiene unite le numerose donne operate al seno per via di tumore emette il suo grido di dolore. Mayra Magnabosco ne è la portavoce ed il suo più che un urlo arrabbiato è uno sfogo composto di chi crede in un nutrito gruppo di donne che lavorava bene con la Senologia dell’Ulss4. 

‘Siamo scoraggiate – ha spiegato il presidente dell’Andos, che ha sede al De Lellis di Schio – le cose non vanno affatto bene e quello che prima era un punto di riferimento d’eccellenza, è ormai, un reparto che non soddisfa le esigenze di donne che scoprono e si ritrovano ad affrontare un dramma come il cancro, che devasta la vita e colpisce la femminilità delle sue vittime’.
Mayra Magnabosco si dice delusa e scoraggiata e ci tiene a precisare che quello che sta accadendo alla Senologia dell’Alto Vicentino nulla ha a che vedere con il trasferimento dei vecchi ospedali a quello nuovo di Santorso. Tutto è cominciato con il pensionamento del primario Carlo Ferrari, sostituito con un fiore all’occhiello come Pietro Mainente si, ma un chirurgo, che non può sopperire a quanto le donne hanno bisogno. 
‘Siamo nel caos da mesi e si registra una migrazione verso altre strutture sanitarie – spiega Mayra Magnabosco – perchè la Senologia non è più quella di prima. Le donne vengono visitate dal medico di turno mentre prima esisteva un percorso ben preciso. Quello che temevamo quando Ferrari se n’è andato si è verificato e le nostre ansie erano sacrosante, nonostante le rassicurazioni dei vertici Ulss che ci dicevano che tutto sarebbe andato bene. Il progetto di sinergia con il centro donna di Arzignano non è mai partito e se continuiamo così, sempre più donne si rivolgeranno ad altre Ulss. Non era quello che volevamo quando è nata la nostra associazione. Auspichiamo un incontro con il direttore generale Ermanno Angonese per risollevare le sorti di un reparto, che non è più quello di prima’.
N.B.

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