Una colossale truffa in stile “Schema Ponzi” è stata smascherata dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, su coordinamento della Procura di Milano. Al centro del raggiro, la società “Global Group Consulting”, dietro cui operava un’associazione a delinquere capeggiata da Samuel Gatto, attualmente latitante insieme alla moglie.
La frode, attiva almeno dal 2017, ha coinvolto almeno 5.000 persone in tutta Italia, attirate da promesse di investimenti in lingotti d’oro con rendimenti mensili del 4% e annuali del 48%, risultati però completamente infondati. Dei 60 milioni di euro raccolti, solo il 15% sarebbe stato realmente utilizzato per acquistare oro, secondo quanto emerge dalle indagini.
Il sistema truffaldino si reggeva su una struttura societaria sofisticata e una vasta rete promozionale, alimentata da social media e passaparola, sfruttando la fiducia tra amici e parenti. I nuovi capitali servivano a pagare i rendimenti ai primi investitori, secondo la classica logica piramidale.
Come spiega l’avvocato Cristiano Cominotto, i fondi sarebbero stati utilizzati anche per retribuire gli stessi promotori della frode e per spese personali di lusso, gestite attraverso una moneta virtuale interna.
Le indagini sono partite ad aprile 2024 con le prime denunce di investitori che non riuscivano più a recuperare i propri soldi. L’inchiesta, conclusasi il 20 gennaio scorso, ha portato all’arresto di un componente della banda, altri quattro sono ai domiciliari, mentre sono stati sequestrati beni per 23 milioni di euro e sono state effettuate 30 perquisizioni in tutta Italia.
Tra i reati contestati figurano associazione a delinquere, truffa aggravata e abusiva attività finanziaria. Le ricerche per rintracciare il capo dell’organizzazione, Samuel Gatto, proseguono.