AltoVicentinOnline

La fake news degli ospedali che guadagnano di più con il covid

Una delle bufale, che si leggono più spesso, che sui social crea baruffe incredibili, con i convinti del sentito dire, che non puoi provare a contraddire . “Per un paziente covid l’ospedale prende 2mila euro al giorno” si legge sempre parlando dei decessi da o per coronavirus. Ma cosa dicono le fonti ufficiali e non la zia Pierina sui su facebook? Lo ha fatto uno dei direttori sanitari delle principali aziende ospedaliere dell’Emilia Romagna, quella del Policlinico di Modena, che ha smontato la fake news. I dati e non il sentito dire dicono  che gli ospedali non guadagnano di più per questi pazienti. In una recente indagine anche la Fondazione Gimbe conferma che “non risultano modifiche al tariffario che aumentino i rimborsi dei Drg, cioè i raggruppamenti omogenei di diagnosi per i pazienti Covid-19. Inoltre, gli ospedali delle Asl non vengono rimborsati a prestazione, ma per quota «capitaria» (a persona) con cui finanzia assistenza territoriale e ospedaliera.

‘Gli ospedali non guadagnano di più per le prestazioni da Covid – ha spiegato Lorenzo Broccoli, direttore amministrativo del Policlinico di Modena  – un ospedale pubblico non ha motivo di avere una convenienza economica sui malati di Covid ed è squallido parlare di guadagni in più sulla pelle di malati o di persone che perdono la vita. Mediamente le prestazioni covid nei reparti di malattia infettiva hanno una valorizzazione convenzionale di 4mila euro mentre mediamente in periodi non covid costano, nello stesso reparto, circa 5mila euro’.

Al di là di tutto: ma quanto squallido è parlare di costi e guadagni sui morti? Se la legge dovesse punire severamente la diffusione delle fake news sui social…

Cosa è il Gimbe?

La Fondazione GIMBE, che non ha fini di lucro, ha lo scopo di favorire la diffusione e l’applicazione delle migliori evidenze scientifiche con attività indipendenti di ricerca, formazione e informazione scientifica, al fine di migliorare la salute delle persone e di contribuire alla sostenibilità di un servizio sanitario pubblico, equo e universalistico.

La Fondazione GIMBE persegue il proprio scopo attraverso dieci sinergiche linee di azione:

  1. Interagire con gli organi politico-istituzionali al fine di garantire a tutte le persone il diritto alla tutela della salute, ridurre iniquità e diseguaglianze, mettere la salute al centro di tutte le politiche (health in all policies), ottenere il massimo ritorno di salute dalle risorse investite in sanità (value for money).
  2. Favorire l’integrazione delle migliori evidenze scientifiche in tutte le decisioni professionali, manageriali e politiche che riguardano la salute delle persone (evidence for health).
  3. Promuovere l’integrazione multi-professionale e riallineare sulla tutela della salute delle persone gli interessi conflittuali degli stakeholder.
  4. Migliorare rilevanza, qualità metodologica, etica e integrità della ricerca biomedica, clinica e sanitaria, al fine di ridurre gli sprechi ed aumentarne il value.
  5. Promuovere un’assistenza sanitaria e sociale ad elevato value, contribuendo a migliorarne sicurezza, efficacia, appropriatezza, equità, coinvolgimento di cittadini e pazienti, efficienza.
  6. Promuovere l’educazione continua in medicina (ECM) come processo di auto-apprendimento permanente integrato nell’attività professionale.
  7. Diffondere tra studenti e giovani professionisti sanitari una pratica clinica basata sulle evidenze, centrata sul paziente, consapevole dei costi e ad elevato value.
  8. Disseminare informazioni indipendenti sull’efficacia, appropriatezza e sicurezza degli interventi sanitari, affinché cittadini e pazienti possano effettuare scelte condivise e consapevoli sulla propria salute.
  9. Promuovere misure per l’integrità e la trasparenza in sanità.
  10. Diffondere la consapevolezza che il servizio sanitario nazionale è un bene comune da tutelare e garantire alle future generazioni.