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In Veneto, il primo drone a idrogeno per il trasporto:” Ecco il futuro”

A Venezia primo volo mai realizzato in Italia con un drone a idrogeno verde per il trasporto di merci.
Il veicolo ha trasportato materiale biomedicale ricevuto da un’idroambulanza nella banchina del terminal passeggeri veneziano e per consegnarlo ad un’autoambulanza diretta all’ospedale di Mestre. L’obiettivo è di rendere questo sistema di trasporto disponibile sul territorio già a partire dal 2025, una volta completate le verifiche tecniche amministrative. Il video del volo è stato mostrato oggi dopo la firma dell’accordo di collaborazione tra Enac, Regione Veneto e Save in materia di Mobilità Aerea Avanzata (Aam, Advanced Air Mobility), nel corso della giornata inaugurale dello “Space Meetings Veneto“, la ‘fiera’ dello spazio organizzata dalla Regione Veneto e della Rete innovativa regionale Air sempre a Venezia. Il drone di H2C utilizzato nella presentazione video, come sottolinea la Regione, è in grado di percorrere fino a 100 chilometri, trasportando complessivamente cinque chili di materiali e consumando, per il volo a pieno carico, solo 340 grammi di idrogeno verde ad una velocità massima di 55 chilometri l’ora.
“Mediante l’impiego di servizi, tecnologie e infrastrutture innovativi e sostenibili- ha detto alla cerimonia il presidente regionale Luca Zaia- vogliamo migliorare l’accessibilità e la mobilità delle nostre città e del territorio, la qualità dell’ambiente, i servizi per i cittadini, con l’obiettivo, nel prossimo futuro, di ‘air taxi’ green, in particolare, in caso di emergenze sanitarie, con notevoli vantaggi in termini di intermodalità con l’attuale rete di trasporti”.

“Saranno ridotti- continua infatti il governatore- i tempi di spostamento tra diversi punti del territorio regionale e interregionale, con benefici a livello di sicurezza, ambiente e diminuzione del traffico stradale e ricadute positive importanti a livello di sviluppo della rete logistica regionale”. Il video con il volo di un drone alimentato ad idrogeno, “in esclusiva nazionale per il trasporto di medicinali- sottolinea ancora il presidente regionale- altro non è che un test iniziale che, nell’ambito dei protocolli attivi con Enac e Save, utilizza queste prime forme di mobilità con l’obiettivo di creare un sistema di produzione e utilizzo di droni ad idrogeno che consentano di effettuare un servizio di trasporto pubblico in un sistema completamente sostenibile e autorizzato”.