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Il Veneto presenta il Covid Manager per fare ripartire matrimoni e congressi

Il Covid manager sarà sempre più presente nei prossimi mesi, in particolare dopo la ripresa, sempre più imminente, di eventi e cerimonie. Si tratta del responsabile del rispetto delle norme anti-virus. Una figura relativamente nuova già presente nelle aziende o nelle produzioni cinematografiche, un referente ‘ad hoc’ per verificare il rispetto di documenti, autorizzazioni e normative riguardo il coronavirus. Dai matrimoni ai congressi, ogni evento avrà il suo referente che avrà l’obbligo di far rispettare i protocolli di settore.

Sono in molti gli organizzatori che corrono ‘ai ripari’ cercando di individuare questa nuova figura professionale, sul cui ruolo si sta dibattendo anche in sede di Cts. Il primo settore a sperimentare la novità sarà quello del wedding che riaprirà i battenti ufficialmente il prossimo 15 giugno. Le linee guida cui fa riferimento il nuovo decreto varato da palazzo Chigi, infatti, prevedono una serie di obblighi da rispettare, tra cui l’elenco dei partecipanti da mantenere per 14 giorni, la sistemazione e l’adeguamento degli spazi per evitare assembramenti e la richiesta dei pass vaccinali o dei tamponi negativi. Non tutto, però, è ancora chiaro per wedding planner e organizzatori che chiedono maggiore trasparenza della norma.

Sarebbero proprio loro, infatti, i più coinvolti dalle nuove regole. Quello che sembra certo, al momento, è che il Covid manager operano su specifica delega da parte dei “clienti” e dei vari fornitori e professionisti impiegati nell’organizzazione e nello svolgimento dell’evento, impartendo direttive vincolanti per lo svolgimento in sicurezza del matrimonio. Il ruolo del referente Covid ha fatto il suo debutto con la riapertura delle scuole che, già da quest’anno, avevano l’obbligo di individuare un responsabile che facesse da interfaccia con il Dipartimento di prevenzione per informare su eventuali casi o focolai nell’istituto.

Ma il ruolo del “covid manager”, presente anche nelle strutture sanitarie assistenziali, si è presto diffuso nelle principali aziende italiane, seppur in forma volontaria. A fare da apripista, in tal senso, sono state in particolare Lombardia e Veneto, due delle regioni più colpite dalla pandemia. Così come avviene per le scuole, anche in questo caso il responsabile fa da interfaccia con le autorità sanitarie, oltre a verificare il rispetto di tutte le norme anti-Covid. Intanto, in vista della progressiva riapertura di tutti i settori, sul web prolificano nuovi corsi professionali per la formazione di Covid manager, con tanto di programma di studio e materiale didattico. Si parte dal corso base per poi passare a quello avanzato. ANSA