“Condividiamo i timori del Governatore Zaia sull’estensione dell’obbligo di green pass in vigore dal 15 ottobre”. Lo scrive in una nota Antonio Nicolosi, Segretario Generale del sindacato dell’Arma dei Carabinieri Unarma. “Siamo fortemente preoccupati dal caos che l’introduzione della norma produrrà per centinaia di migliaia di lavoratori appartenenti non solo ai comparti privati, ma anche a quelli pubblici. Come i carabinieri, impegnati ogni giorno nel mantenimento dell’ordine e della sicurezza, ci chiediamo su quali basi un governo che trae la propria linfa vitale da una missione d’emergenza e di gestione di una crisi senza precedenti come quella rappresentata del Covid19, possa ritenere corretto gestire quell’emergenza proprio infrangendo quel dettame costituzionale che per primo ci ha garantito in questi ultimi due anni una rotta sicura da seguire.
Il nostro sindacato l’ha già affermato e riaffermato a gran voce: il green pass è uno strumento anticostituzionale di arginamento della pandemia, il cui unico presupposto di accettabilità legale sarebbe la garanzia per tutti i cittadini di poter accedere liberamente a tamponi gratuiti. Dovere delle nostre istituzioni”, aggiunge il Segretario Generale, “è permettere a tutti i settori dello stato di poter riprendere in sicurezza il proprio funzionamento all’interno di un sistema paese che è fatto di madri e padri di famiglia che ogni giorno, da due anni, combattono contro l’incertezza sanitaria ed economica. In altri paesi d’Europa lo stiamo vedendo accadere: dalla Spagna alla Germania sono oltre 260 milioni i cittadini europei che hanno diritto a tamponi gratuiti. Ci aspettiamo dal nostro governo le stesse garanzie ricevute dagli altri popoli: gli italiani non sono europei di serie B e meritano il rispetto, da parte di tutti, delle norme costituzionali”.
“Proprio alla luce di questo- conclude Nicolosi- abbiamo chiesto al Ministero della Difesa e al Comando Generale la ‘disapplicazione’ del dl green pass che riteniamo totalmente anticostituzionale”.