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I bambini chiedono telefonini e videogiochi per Natale, ma qual è l’età giusta per accontentarli?

ltro che giocattoli e peluche, per bambini e preadolescenti di oggi nella lettera indirizzata a Babbo Natale ci sono smartphone di ultima generazione e console per videogiochi. Attratti dalle luci blu degli schermi, anche i più piccoli vogliono emulare i genitori, ma gli esperti consigliano di resistere il più possibile alle richieste dei figli. Se l’utilizzo di un tablet va bene anche a partire dai 6 anni di età, per un cellulare personale si dovrebbero aspettare almeno i 13-14 anni. “Se utilizzato con la sorveglianza dei genitori, il tablet è uno strumento utile per il gioco e per sviluppare quelle competenze richieste dal mondo di oggi. Anche vedere dei brevi filmati va bene, ma certo non deve diventare una baby sitter: la variabile è sempre il tempo trascorso su questi strumenti”, spiega alla Dire Roberta Bommassar, psicologa referente per l’Infanzia e l’Adolescenza del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi. Per gli smartphone, invece, la psicologa suggerisce di avere maggior prudenza, soprattutto perché è sui dispositivi cellulari che vengono utilizzati i social network.

“Oggi numerosi studi ci dicono che i ragazzi che trascorrono molto tempo sui social sviluppano disturbi come l’ansia e la depressione. Sono strumenti delicati, dobbiamo fare più attenzione da questo punto di vista, e ritardare il più possibile l’uso libero dei dispositivi”, consiglia la psicologa. “E se si decide di comprare un telefono al proprio figlio, i genitori dovrebbero concordare ancora prima un tempo massimo di utilizzo“.