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Ex operaio getta 600 ettolitri di Brunello nelle fogne per ripicca

 E’ un ex dipendente dell’azienda Case Basse di Montalcino, l’uomo arrestato dai carabinieri di Siena che ha gettato nelle fogne oltre 600 ettolitri di vino Brunello provocando un danno di milioni di euro. Si tratta di Andrea di Cigli, 39 anni, arrestato nella serata di ieri a Roma, che dagli accertamenti dei carabinieri e’ risultato avere non pochi precedenti penali. Secondo le indagini l’uomo avrebbe agito per vendetta nei confronti del proprietario dell’azienda Gianfranco Solera, che gli aveva preferito un altro dipendente nell’assegnazione di un alloggio di pertinenza dell’azienda.

L’uomo,attualmente rinchiuso nel carcere di Santo Spirito di Siena deve rispondere,secondo quanto ha puntualizzato il magistrato che ha condotto l’inchiesta Aldo Natalini, dei reati di sabotaggio aziendale e di violazione di domicilio aggravata. L’arresto del responsabile e’ frutto di un lavoro molto serrato di investigazione iniziato subito dopo la denuncia dell’episodio da parte di Gianfranco Soldera, proprietario dell’azienda Case Basse. La conclusione dell’inchiesta dopo due sole settimane ha tranquillizzato i produttori locali che temevano che dietro questo episodio ci fosse qualcosa di piu’ di un ex dipendente con precedenti penali contro il patrimonio intenzionato a vendicarsi per un torto che riteneva di avere subito. “Un atto vandalico – ha sottolineato Aldo Natalini, il magistrato che ha condotto l’inchiesta utilizzando anche intercettazioni ambientali e immagini di telecamere che hanno ripreso l’uomo mentre se ne andava dall’azienda agricola con l’auto- che per l’alta risonanza che ha avuto rischiava di danneggiare uno dei prodotti made in Italy noti in tutto il mondo e che ha allarmato tutta l’area del Brunello. (AGI) .