(Adnkronos)”Alzino la mano tutti i cogl.. come me che regolarmente ed annualmente hanno sempre pagato il #bolloauto”. E ancora: “Condono #bolloauto. Facciamo che chi finora ha pagato tutto regolarmente ha maturato un bonus evasione?”. E’ bufera sui social per il decreto fiscale 2019, ribattezzato ‘strappa-cartelle’, che interviene anche sul bollo auto. La sanatoria prevede infatti la cancellazione d’ufficio tutti i debiti per la tassa automobilistica dal 2000 al 2010 fino a un importo massimo di 1.000 euro.

 

“Voglio indietro i soldi del bollo che ho pagato negli ultimi 10 anni, perchĂ© si sono una cogl.. che paga le tasse” scrive Alfonsa su Twitter. E come lei moltissimi utenti si dicono indignati e “presi in giro”. “Domanda: per chi ha pagato sempre tutto regolarmente cosa succede? – scrive Fabio -. Date un buono spesa o rendete ciĂ² che ha pagato in piĂ¹? E non parlate piĂ¹ di lotta all’evasione quando siete i primi a favorirla. Vergogna!”

 

Alla faccia dei fessi che hanno pagato – cinguetta un utente -. Il governo dell’illegalitĂ  che difende i #ladri”. Stefania, invece, suggerisce di “dare un bonus” a chi ha sempre saldato regolarmente. “Qui non è aiutare il piĂ¹ povero perchĂ© il vero povero onesto una macchina non ce l’ha proprio perchĂ© non puĂ² mantenerla” osserva ancora.

Claudio invece ironizza: “#bolloauto: un piccolo passo per gli evasori fiscali un grande passo per gli Italiani“. Indignato anche Vincenzo: “Il condono del bollo auto dopo quello dei tributi dell’anno scorso mi fa venire voglia di comprare un biglietto aereo per un paradiso fiscale, aprirci un conto corrente, portarci qualche risparmio che ho e poi non pagare mai piĂ¹ niente”.

La sanatoria del bollo auto in realtà è già in vigore da mesi, ma l’eliminazione di questi vecchi debiti adesso arriva anche dai giudici che con una recentissima sentenza hanno stabilito che la cartella di pagamento per bollo auto con importo inferiore a mille euro rientra nella pace fiscale.

Lo stralcio dovrebbe operare in via automatica senza costringere i contribuenti a farlo dichiarare dal giudice a seguito di ricorso: il Decreto fiscale prevede che i debiti di importo residuo fino a mille euro (comprensivi di capitale, interessi e sanzioni) risultanti dai singoli carichi affidati agli Agenti della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010, siano automaticamente annullati. (Adnkronos)

 

 

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