Dopo tante dichiarazioni stampa, tante interviste, tante chiacchiere utili forse solo a prendere tempo, chiediamo ai presidenti di Veneto Banca Anselmi e di BPVicenza Mion a che punto siano i tanto sbandierati e promessi tavoli di conciliazione. Tutti si preoccupano degli esuberi dei dipendenti, delle perdite delle banche, dei nuovi accantonamenti ma pare che dei vecchi e azzerati soci si siano perse le tracce. A fine ottobre promettevano di aprire i tavoli ma ad oggi nulla ci è pervenuto.
Come associazione dei piccoli soci delle popolari chiediamo che venga finalmente fatta chiarezza sulla tempistica e soprattutto sulla quantificazione degli eventuali risarcimenti previsti per i vecchi soci.
Chiediamo nuovamente un serio confronto con il management e il fondo Atlante in merito alla proposta da noi avanzata a favore degli azionisti azzerati. Da troppo assistiamo a promesse e tattiche dilatorie che non fanno altro che spostare sempre piĂ¹ in lĂ eventuali proposte e soluzioni concrete. Chiediamo anche la conferma delle assemblee per votare la azione di responsabilitĂ nei confronti degli ex vertici.
Anche su questo ad oggi nulla di concreto risulta stabilito. Il tempo delle chiacchiere ci sembra terminato; esigiamo una chiara road map da qui a giugno su modalità della eventuale fusione, piano industriale, apertura dei tavoli di conciliazione e azione di responsabilità . Il nostro sospetto è che si voglia prima arrivare alla fusione per poi partire con il resto.
Mion e Anselmi ci dicano come intendono procedere. Crederemo solo ai fatti. Di chiacchiere da bar siamo ormai stufi.
Francesco Celotto, vicepresidente Associazione Soci Banche Popolari Venete
Chi pensa ai vecchi soci delle Popolari?
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