“I consumatori vicentini che in questi giorni stanno, ad esempio, facendo il pieno all’automobile per mettersi in viaggio se ne stanno accorgendo: il prezzo di benzina e gasolio è lontano dai massimi registrati da inizio anno e certamente più basso di quanto costava ad agosto 2023”. Lo dice Eugenio Volpato, presidente di Figisc-Confcommercio Vicenza (che associa i distributori di carburanti) e lo conferma uno sguardo ad “Osservaprezzi carburanti”, il sito del ministero delle Imprese e del Made in Italy dove si posso consultare anche le quotazioni degli impianti in provincia.
A rilevarlo è pure Figisc-Confcommercio nazionale: nell’ultimo bollettino emesso, risulta che in un mese (dall’8 luglio all’8 agosto), la benzina è scesa di -0,043 in self e di -0,039 €/lt in servito, il gasolio di -0,047 in self e di -0,044 in servito, mentre la settimana scorsa (dal 1° agosto all’8 agosto) si è registrato un calo della benzina di -0,013 in self e di -0,012 €/lt in servito, di -0,013 per il gasolio in ambedue le modalità di rifornimento.
Il presidente di Figisc Vicenza Eugenio Volpato è chiaro: “Il merito di questi cali, che hanno interessato anche il Vicentino, non è dei gestori degli impianti, così come, a differenza di quanto a volte si pensa, non è mai responsabilità del gestore nemmeno quando i prezzi aumentano. La verità è sempre la stessa: è il mercato internazionale che determina i prezzi e questo va a smentire, ancora una volta, certe fake news che ogni estate ci tocca leggere, secondo le quali quando gli italiani vanno in vacanza i prezzi aumentano. Bene: nel periodo clou dell’estate 2024, invece, come si vede chiaramente, i prezzi sono diminuiti a sfatare qualsiasi “leggenda metropolitana”. D’altronde basti pensare che il gestore non guadagna di più se il prezzo di vendita è più alto, perché il suo margine, al self, è sempre di 3 centesimi al litro su ogni carburante servito, indipendentemente da quanto paga il consumatore finale”.
Cosa ha influito, nel particolare, l’andamento di queste ultime settimane? “A livello dei fondamentali – spiega il presidente Volpato – il greggio Brent in un mese ha perso -8,01 euro a barile, di cui -2,99 nell’ultima settimana e poi, da inizio agosto, c’è stato anche un discreto apprezzamento del tasso di cambio tra euro e dollaro. Anche le quotazioni dei raffinati sulla piazza del Mediterraneo, ovvero il Platt’s, hanno visto un buon calo che si è riversato sul prezzo alla pompa, anche se non totalmente considerati i margini industriali che devono garantire la sostenibilità economica del sistema logistico e distributivo”.
Morale: secondo i dati elaborati da Figisc-Confcommercio nazionale, i prezzi dell’8 agosto (il giorno preso a riferimento), per benzina e gasolio non sono in assoluto i più bassi del 2024, ma sono comunque inferiori ai prezzi medi di tutto l’anno (di -0,028 €/litro la benzina self, e di -0,055 il gasolio self) e la variazione, sempre al self, rispetto al picco massimo del 2024 è di 0,089 €/litro per la benzina e di 0,125 per il gasolio . “Anche se andiamo a guardare il prezzo medio nazionale di agosto 2023, – sottolinea il presidente Volpato – vediamo che allora la benzina si pagava al self 1,943 al litro e il gasolio 1,834. Lo scorso 8 agosto, invece, la quotazione media nazionale in self era di 1,832 per la benzina e 1,712 per il gasolio”.
Tutto bene dunque? Non esattamente, perché qualche nuvole sul futuro c’è: “Proprio perché il prezzo è influito dalle dinamiche internazionali – conclude il presidente di Figisc-Confcommercio Vicenza Volpato – non possiamo che guardare con preoccupazione a quanto sta accadendo in medio oriente: un eventuale peggioramento del quadro geopolitico in quella regione avrebbe sicuramente riflessi anche sulle quotazione del greggio e conseguentemente del carburante”.