Negli ultimi giorni, il dibattito pubblico è stato animato dalle dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini sui presunti risultati delle nuove misure adottate in ambito di sicurezza stradale.
In un video pubblicato su Instagram, il ministro ha dichiarato che durante il periodo di Capodanno 2025 si è registrata una riduzione del 21% degli incidenti stradali rispetto all’anno precedente.
Tuttavia, tali affermazioni hanno suscitato reazioni contrastanti, in particolare da parte dell‘Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale (ASAPS), che ha messo in dubbio l’interpretazione di questi dati.
I DATI FORNITI DAL MINISTRO SALVINI
Secondo quanto dichiarato da Salvini nel video, grazie all’impegno delle Forze dell’Ordine e alle nuove misure del Codice della Strada, gli incidenti stradali durante il periodo di Capodanno sono diminuiti del 21%. In particolare, si sarebbero verificati 429 incidenti, rispetto ai 482 dell’anno precedente, con una diminuzione dei feriti da 305 a 240 e un lieve calo delle vittime da 10 a 9. Salvini ha attribuito questi risultati anche alle campagne di sensibilizzazione promosse dal governo e alle sanzioni più severe introdotte per comportamenti pericolosi alla guida.
LA REPLICA DELL’ASAPS
L’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale (ASAPS) ha espresso dubbi sulla rappresentatività di questi dati. L’associazione ha sottolineato che le cifre fornite dal Ministro si riferiscono esclusivamente agli incidenti rilevati da Polizia Stradale e Carabinieri, che coprono solo una parte del totale degli incidenti in Italia.
Inoltre, considerando tutti gli incidenti rilevati anche dalle Polizie Municipali, il numero totale delle vittime potrebbe essere superiore a quanto indicato, suggerendo che la riduzione del 21% potrebbe non riflettere l’intera realtà nazionale.
In un comunicato ufficiale pubblicato sul proprio sito, l’ASAPS ha ulteriormente criticato l’approccio selettivo nell’interpretazione dei dati, sottolineando che i numeri relativi agli incidenti mortali non includono un’analisi comparativa con gli anni precedenti e trascurano il peso di fattori esterni, come le condizioni meteo più favorevoli o il calo generale del traffico in alcune aree. L’associazione ha evidenziato che, senza una visione più ampia e dettagliata, i dati forniti dal Ministro rischiano di risultare parziali e fuorvianti.
Caos sui dati degli incidenti stradali: sono davvero diminuiti?