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Cacciatori, 2500 no al Piano Faunistico Venatorio della Regione Veneto

E’ stata un successo la manifestazione dei cacciatori del Veneto, organizzata sabato scorso alla fiera di Vicenza dall’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI, dall’Associazione Enalcaccia Pesca e Tiro, dall’Associazione per la difesa e la promozione della Cultura Rurale, e dalla Fondazione per la Cultura Rurale-Onlus. Più di 2.500 cacciatori

presenti all’incontro, organizzato per illustrare a tutte le forze politiche la ferma contrarietà dei cacciatori nei confronti della nuova proposta di Piano Faunistico Venatorio Regionale adottato dalla Giunta regionale del Veneto. Più di quanti potesse contenerne la sala Palladio, tanto che gli organizzatori hanno dovuto allestire due sale attigue con appositi maxischermi.

Tra le molte critiche al Piano Faunistico Venatorio Regionale, gli organizzatori hanno evidenziato: l’aumento della quota associativa a carico dei cacciatori, fino a sei volte l’attuale, per pagare i danni provocati dalla fauna selvatica; la drastica riduzione del territorio cacciabile; l’innalzamento degli indici di densità venatoria con la conseguente espulsione di un numero notevole di cacciatori dagli attuali ATC (ambiti territoriali di caccia) e Comprensori alpini; l’esautorazione dei cacciatori dal diritto di partecipare all’assemblea dei soci degli ATC; l’applicazione di nuove, ulteriori ed inaccettabili restrizioni all’esercizio dell’attività venatoria. Sergio Berlato, deputato al Parlamento Europeo e Presidente nazionale della Fondazione per la Cultura Rurale-Onlus, ha definito la proposta di Nuovo Piano Faunistico Venatorio come “immonda e irricevibile”, invitando la Giunta regionale a ritirarla e a spendere meglio i 183.000 euro “sottratti ai cacciatori del Veneto per pagare alcuni consulenti di fiducia dell’assessore leghista Stival (promotore dello stesso Piano faunistico, ndr) che hanno predisposto una proposta che, oltre a non piacere a nessun cacciatore, corre il rischio di compromettere la corretta gestione del patrimonio faunistico in Veneto”.

di Redazione Thiene on line