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Bonus bebè. Tutto quello che c’è da sapere

La legge di Stabilità ha confermato anche per il 2016 l’elargizione del cosiddetto “bonus bebè”. Si tratta di un sussidio che spetta per ogni figlio nato o adottato durante l’anno in corso.

L’importo del sussidio (esentasse, quindi da non inserire nella dichiarazione dei redditi) previsto per il 2016 è pari a960 euro dilazionato in rate mensili.  Si ha diritto all’assegno non indiscriminatamente, ma solo a talune condizioni. E’ necessario che il nucleo familiare non abbia un ISEE superiore a i 25.000 euro annui. Per le famiglie meno agiate, il cui ISEE risultasse inferiore ai 7.000 euro annui, l’importo è invece raddoppiato.

Per quanto riguarda le qualità soggettive per l’accesso al bonus bebè, è necessario essere cittadini italiani o comunitari, oppure cittadini di Stati extracomunitari con permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo residenti in Italia.

A provvedere alla distribuzione delle somme mensili sarà l’Inps, che è di conseguenza l’ente cui far pervenire la richiesta. Quest’ultima dovrà essere presentata nel periodo compreso tra il giorno successivo alla nascita del figlio o al suo ingresso nel nucleo familiare in caso di adozione e i 90 giorni successivi a tale data. La richiesta va recapitata esclusivamente per via telematica al sito istituzionale dell’Istituto di Previdenza (www.inps.it). A presentare la domanda dovrà essere il genitore convivente con il bambino, anche affidatario. Chiaramente la domanda potrà essere inoltrata affidandosi all’assistenza di Caf e patronati oppure contattando il Contact Center Integrato raggiungibile al numero verde 803.164 (numero gratuito da rete fissa) o al numero 06 164.164 (numero da rete mobile con tariffazione a carico dell’utenza chiamante).