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Autonomia. Ministro: ‘Non si può volere tutto, occorre mediare’

Una cosa è certa: l’Autonomia slitta ancora e la discussione è rinviata a dopo le elezioni europee. Rimandata ancora e il dibattito sembra in alto mare con i due ministri che non se le mandano a dire e , a colpi di intervista, fanno botta e risposta di un tema arenato, che chissà se e quando diventerà realtà. “Sulle autonomie è stato fatto un grandissimo lavoro tra l’ufficio del Ministro Stefani e i nostri uffici in cui la parte sulla sanità è stata abbondantemente discussa. Ora è chiaro che se i presidenti Zaia e Fontana mi chiedono 100 io non posso dare 100, posso dare quello che la costituzione mi consente di dare. Il problema è che loro vogliono 100 per forza, ma questo non si può avere perché la politica è fatta di mediazioni. E lo sanno bene sia la Ministra Stefani che Zaia e Fontana”. Il Ministro della Salute, Giulia Grillo ospite di Corriere Live fa il punto sulla trattativa sulle autonomie e non solo.

“Bisogna trovare il punto di mediazione – ha rimarcato – che per quanto mi riguarda è stato individuato, ma loro vogliono per esempio la gestione della farmaceutica che è impossibile dare a livello regionale. Il contratto dice autonomia e lotta alle diseguaglianze. Se ci sono regioni che guadagnano con la mobilità passiva dalle regioni povere dobbiamo trovare dei meccanismi di equilibrio perché non si possono rafforzare solo le regioni forti e le regioni deboli farle diventare ancora più deboli. Il problema non è autonomia si, autonomia no, ma è autonomia come”.

In tema di autonomia, il ministro alle Regioni Erika Stefani non si dà ancora per vinta dinanzi al rafforzamento dell’ammuina pentastellata. In un’intervista recente,  afferma come ‘questo è un tema politico che deve essere affrontato e che io pongo da mesi. Nel frattempo vedo una marea di polemiche e argomentazioni sui giornali, in televisione, nei convegni, insomma fuori dal ministero, ma non ho ancora visto uno che si opponga a questa riforma davanti a me. Se è propaganda elettorale, lo si dica’.

Stefani ricorda come ‘questo incarico mi è stato dato dal presidente del Consiglio, la risposta alle istanze di autonomia è nel contratto di governo. Tutto il resto sono solo giochi, giochetti e logiche di conflitto che non mi appartengono’,  aggiungendo come ‘la posizione del M5s sull’autonomia non c’è. Si dice: la si fa. Ma non si sa come’.

Secondo la leghista di Trissino, ‘tutto questo allarmismo su scuola e sanità propalato da alcuni è infondato, perché purtroppo già oggi ci sono cittadini di serie B, il che evidentemente non può dipendere da un’autonomia differenziata che ancora non c’è, ma da un problemadi mala gestione. Noi con l’autonomia vogliamo far crescere il Paese, non certo creare differenze. Invece vengono diffuse informazioni non veritiere. Alimentare l’odio Nord-Sud è da irresponsabili: oggi c’è bisogno di condividere i percorsi, non di alimentare divisioni che fanno solo male’.