Nei primi nove mesi del 2016, le esportazioni dei settori a maggior concentrazione di Micro e Piccole Imprese (MPI) della provincia di Vicenza sono calate dell’1,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, variazione più contenuta rispetto al -3,2% registrato dal totale export manifatturiero.
I settori a maggior concentrazione di Micro e Piccole Imprese rappresentano il 47% delle vendite all’estero dei prodotti manifatturieri vicentini, per un valore nei primi nove mesi del 2016 pari a 5.714,4 milioni di euro. Nonostante la flessione Vicenza si conferma, dunque, la seconda provincia per export dei settori MPI, dietro solo a Milano.
“Si sta chiudendo un anno – commenta Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza – in cui le vicende, talvolta politiche e altre volte economiche, dei Paesi con cui le nostre imprese si rapportano, hanno prodotto qualche contraccolpo. Ma abbiamo tenuto comunque il passo, e così di nuovo Vicenza si pone ai vertici della classifica nazionale. Quanto ai numeri riferiti al Veneto, ci sono province, come appunto Vicenza e Treviso, che nonostante i cali spiccano nei settori driver dell’artigianato”.
In merito ai dati veri e propri, forti crescite nell’export si registrano per Prodotti Tessili (+9,4%, pari a +34 milioni di euro) e Alimentari (+7,6%, pari a +22,7 milioni), mentre a determinare il calo sono stati i prodotti compresi nella voce “altre industrie manifatturiere” (-8,9%, pari a -102,4 milioni).
A livello regionale, a fronte di una crescita delle esportazioni dei settori di MPI pari a +0,9% nei primi nove mesi del 2016, si osserva un maggior dinamismo per Legno e Prodotti in legno e sughero, che aumentano del 5,5%, per i Mobili (+4,3%), Prodotti alimentari (+4,1%), Prodotti tessili (+4%) e Articoli in pelle e simili (+1,3%).
Le vendite vicentine all’estero delle MPI si distribuiscono equamente tra i Paesi UE a 28 (50%) e i Paesi extra UE (50%); questi ultimi mostrano una maggior flessione delle esportazioni (-2,1%) nei primi nove mesi del 2016, mentre i Paesi UE segnano un leggero -0,9%. Soffermandosi sulle destinazioni europee, si osservano delle crescite dell’export per Legno e Prodotti in legno e sughero (+11,7%), Prodotti tessili (+8,5%), Mobili (+3,3%) e Articoli in pelle e simili (+0,6%). Le esportazioni destinate ai mercati extra UE segnano una crescita per i Prodotti alimentari (+29,1%), Legno e prodotti in legno e sughero esclusi i Mobili (+11,6%), Prodotti tessili (+11,1%), Prodotti in metallo esclusi macchinari e attrezzature (+1,4%) e Articoli in pelle e simili (+0,4%).
Prendendo in considerazione invece l’intero settore manifatturiero vicentino (che comprende quindi anche le MPI), nonostante un calo generale del 3,2% si presentano situazioni in controtendenza, come ad esempio le crescite delle vendite in Romania (+11,3%, pari a +34,7 milioni), Russia (+10,2%, pari a +23,4 milioni), Cina (+6,3%, pari a +22,5 milioni), Repubblica Ceca (+2,7%, pari a +6,2 milioni), Spagna (+1,6%, pari a +4,2 milioni) e Polonia (+0,3%, pari a +1,1 milioni). Le contrazioni più consistenti dell’export vicentino, sempre a livello di settore manifatturiero, si riscontrano invece nei mercati di Svizzera (-40,6%, pari a -350,2 milioni), Hong Kong (-12%, pari a -49,1 milioni), Emirati Arabi Uniti (-7,2% pari a -19,2 milioni), Austria (-6,1% pari a -17,6 milioni) e USA ( -5,7% pari a -59,5 milioni). Le esportazioni verso i mercati emergenti sono risultate in aumento del +1,1% rispetto ai primi nove mesi del 2015, mentre verso i mercati avanzati sono calate del 5,2%.
(fonte Confartigianato)