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Tosi provoca su Pedemontana. Regione “Contratto capestro? Non la pensa così la Corte dei Conti”

‘L’esito delle analisi e degli approfondimenti svolti nel controllo del 2020 rende alquanto manifesto che il pregresso assetto negoziale, definito con la convenzione del 2009 e l’atto aggiuntivo del 2013, ha generato una situazione di grave stallo nell’esecuzione dei lavori, da imputare principalmente alla difficoltà del concessionario di reperimento dei finanziamenti mediante l’accesso al credito bancario. Inoltre, il medesimo assetto negoziale esponeva la Regione a un potenziale ingente esborso patrimoniale in favore del concessionario, discendente dal meccanismo di riequilibrio economico-finanziario fissato nei patti contrattuali’. Non sono certo concetti miei; sono le parole della Corte dei Conti, riportante nella Relazione Sezione Regionale di Controllo del dicembre 2020. Documento che aggiunge: ‘Con la stipulazione nel 2017 del TAC, la Regione ha rideterminato l’assetto negoziale ricorrendo all’aumento del contributo pubblico, il quale ha consentito di conseguire effetti di rilevanza positiva, consistenti – in primo luogo – nell’accelerazione dei tempi di esecuzione dei lavori, i quali sono progrediti in percentuali significative rispetto all’anteriore situazione di stallo’”.

Così la vicepresidente della Giunta regionale del Veneto, Elisa De Berti, replica alle nuove affermazioni che il coordinatore veneto di Forza Italia, Flavio Tosi, ha reso noto in un comunicato stampa, definendo “contratto capestro” quello siglato dalla Giunta regionale nel 2017.

“Per essere chiari, prima della Giunta Zaia c’era un contratto che impegnava la Regione a una spesa vicina ai 22 miliardi in 39 anni, per la realizzazione, la gestione e la manutenzione dell’infrastruttura. Contratto approvato anche da Tosi, con delibera n° 2533/06. Poi quest’attuale Giunta Regionale, nel 2017, si è seduta ad un tavolo di trattativa e siamo riusciti a far scendere il costo totale della Pedemontana a 12 miliardi. Operazione sulla quale si è espressa favorevolmente proprio la Corte dei Conti, sottolineando la virtuosità del risultato. È chiaro a tutti, tranne evidentemente a Flavio Tosi, che spero non arrivi a mettere in discussione anche quanto dichiarato dalla magistratura contabile, che non si tratta certo di un contratto ‘capestro’, come l’ha definito. Rispetto al precedente ha permesso un risparmio di 9 miliardi di euro, su quasi 22”, spiega la Vicepresidente De Berti.

“Ho fatto del mio mandato pubblico una missione di trasparenza nei confronti dei cittadini – conclude la vicepresidente De Berti -. Mai mi sono lasciata coinvolgere nella polemica politica ma davanti alla menzogna la mia morale mi ha imposto di intervenire. Se ancora Tosi volesse affrontare l’argomento non mancherò di ricostruire insieme a lui ogni fase giuridica e amministrativa che ha riguardato l’infrastruttura. Con rigore documentale”.

Ufficio Stampa Regione Veneto