Un altro simbolo del commercio di Thiene chiude i battenti. Il negozio di abbigliamento Dal Maso, gestito da Paolo Dal Maso e Antonella Binotto, marito e moglie, ha abbassato le serrande dopo oltre 40 anni di attività. Un esercizio commerciale che ha rappresentato un punto fermo per i cittadini di Thiene, ma che ora cessa la sua attività per mancanza di un ricambio generazionale.

La storia di Dal Maso ha inizio molto prima della sua chiusura: il negozio fu avviato dai genitori di Paolo, Mario e Maria Dal Maso, nel quartiere della Ca’ Pajella. Paolo e Antonella, dopo essersi formati all’interno dell’attività di famiglia, decisero di aprire il loro negozio a Zané, dove sono rimasti per ben 26 anni. Nel 2017, la coppia ha deciso di tornare a Thiene, scegliendo di proseguire la loro attività nel centro storico della città, nonostante le difficoltà legate alla diminuzione di affluenza e alla crescente desertificazione del commercio di prossimità.

La chiusura non è stata una decisione facile, ma con i figli ormai orientati verso altre carriere, non c’è stato modo di continuare la tradizione familiare. Paolo e Antonella hanno sempre lavorato con passione e dedizione: Paolo si occupava della gestione e della selezione dei marchi, mentre Antonella si dedicava alle vendite e all’assistenza clienti, instaurando rapporti di fiducia e affetto con la loro vasta clientela.

L’ultimo saluto ai clienti è stato dato con una lettera affissa sulla vetrina del negozio, dove Paolo e Antonella hanno espresso la loro gratitudine per il sostegno ricevuto negli anni: “Dopo decenni di dedizione e sacrifici, siamo felici e appagati di ciò che abbiamo realizzato e, godendo di ottima salute, desideriamo ora dedicare più tempo alla nostra famiglia”.

Con la chiusura di Dal Maso, si spegne un altro pezzo di storia del commercio thienese, lasciando un vuoto nel cuore del centro cittadino e nella memoria di chi, per anni, ha trovato in questo negozio qualità, professionalità e un servizio personalizzato. Thiene perde così un altro tassello del suo passato, mentre il futuro del commercio locale resta sempre più incerto.

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