Non ha la patente per guidare la macchina, se vuole uscire con gli amici deve accontentarsi del motorino, ma a soli 17 anni e un giorno Marco Battistello è riuscito ad ottenere il brevetto per pilotare un aereo ed il più giovane pilota italiano.
Classe 2004, di Schiavon, il giovanissimo talento del volo, allievo dell’Aeroclub Arturo Ferrarin di Thiene, ha sostenuto l’esame lunedì 30 agosto con l’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa – European Aviation Safety Agency), organo di controllo del settore aeronautico dell’ Unione Europea alla quale aderisce anche l’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile), che sancisce in base al regolamento che per pilotare un aereo privato sia necessario avere compiuto 17 anni.
E Marco li ha compiuto proprio ieri, 29 agosto, giorno che ricorderà come la vigilia del suo sogno personale. Quelli di potersi mettere alla guida di un aereo, scaldare il motore, staccarsi dalla pista e salire fino al cielo.
Battistello ha conseguito la licenza di Pilota Privato (PPL) diventando di fatto il Pilota più giovane d’Italia e quasi certamente anche d’Europa.
“Un ragazzo solare e simpatico, molto intelligente, che ha dato dimostrazione della sua attitudine al volo superando brillantemente la prova finale con un esaminatore dell’Enac dopo circa 9 mesi di studio – raccontano di lui dall’Aeroclub di Thiene – Una domenica pomeriggio, il 15 novembre 2020 è salito in aereo con l’istruttore per la sua prima lezione di volo iniziando il percorso che lo ha portato ad un risultato incredibile: pilota di aereo prima ancora di potere guidare un’auto”.
Marco ce l’ha messa tutta. S n’è infischiato delle difficoltà create anche dal covid, della materia difficile, della necessità di incontrare i suoi insegnanti solo via computer ed è andato avanti, determinato ad ottenere il brevetto.
“Piccoli passi uno dopo l’altro, lezioni di teoria due volte la settimana in videoconferenza con gli istruttori delle varie materie, il Covid che nel periodo invernale non ha agevolato per niente l’attività pratica ma che in qualche modo la scuola del Ferrarin ha portato avanti tra mille complicazioni, la risoluzione dei quasi 2000 quiz per la preparazione dell’esame teorico, anche quest’ultimo passato con grande sicurezza e poi il primo volo da ‘solista’ – dicono di lui con grande orgoglio dal club di volo a motore – Finora ha sempre volato con un istruttore a bordo finchè il 17 maggio 2021 la sorpresa. Si è sentito dire dall’istruttore: “ora io scendo e tu decolli senza di me”. Il primo volo non si scorda mai, nemmeno dopo una vita trascorsa in volo”.
Marco Battistello non ha ceduto e dopo un piccolo momento di tensione si è rimesso in moto e ha rullato al punto di attesa, per poi entrare in pista e decollare sotto l’occhio vigile di Giorgio Scarso, il suo istruttore e direttore della scuola che lo ha seguito da terra aiutandolo casomai ci fosse bisogno anche con la radio. Un volo attorno all’aeroporto, tecnicamente un circuito della durata di una decina di minuti ma di grande intensità che ha riassunto tutto quello che ha imparato.
E se prima l’aeroporto di Thiene è stato il punto di riferimento, sempre a portata di atterraggio, piano piano il pilota ha cominciato a spostarsi, fino ad arrivare a Padova, Verona Boscomantico, Trento, Bolzano, Venezia Lido, Treviso e poi anche a Portorose in Slovenia mettendo sul campo tutto lo studio fatto sulla radionavigazione e sulla fonia, ovvero le comunicazioni in lingua inglese. Il tutto senza dimenticare tutte le altre materie come la regolamentazione, prestazioni, pianificazione, fattore umano, meteorologia, procedure e non da ultimo princìpi del volo. “Ttutto gestito benissimo da Marco”, hanno commentato dal Club.
Prima di ogni volo, fino a ieri, Marco andava nei locali dell’Aeroclub Arturo Ferrarin di Thiene, sede operativa della scuola, dove iniziava a preparare la missione che gli era stata affidata dal suo istruttore e con cartina aeronautica spiegata sul tavolo, carta, penna e plotter aeronautico, iniziava a pianificare la missione che il suo istruttore gli aveva assegnato. Ma ora le cose sono cambiate: le missioni le può decidere lui e può andare dove gli pare. Il tutto tenendo bene in mento gli obiettivi: finire la scuola superiore per i prossimi due anni e puntare dritto all’Accademia Militare.
30 nuovi allievi in fase di formazione
Con la scuola di Aviazione Generale diretta dal comandante Giorgio Scarso e la scuola VDS Ultraleggeri diretta dal comandante Lucio Caregnato, l’Aeroclub Arturo Ferrarin, intitolato al noto aviatore thienese, sta preparando al conseguimento del brevetto di volo quasi 30 allievi, per molti dei quali rappresenta un primo passo importante che li porterà a diventare anche piloti professionisti di linea.
Anna Bianchini