“Non si possono dare numeri a caso, quello della riorganizzazione delle Ulss è un tema cruciale. La maggioranza, così come accaduto sui contenuti dell’Azienda Zero, esca dalla propaganda e riapra anche su questo versante il confronto con i sindaci, effettuando insieme una pianificazione”.
Il Partito Democratico compatto, alla ripresa dei lavori in Consiglio regionale sul Pdl 23 con al centro l’articolo 12, nella richiesta di una revisione del numero delle Ulss, fissato a nove, sottolineando la necessità di fare chiarezza sui motivi che hanno portato la Giunta a questa scelta.
“La sanità a due o più velocità non va bene, ci vuole un’efficienza uguale per tutti i cittadini veneti. Sono ormai nove mesi che abbiamo la sperimentazione su base provinciale, ci sono degli squilibri che si notano già, è necessario intervenire entrando nel merito – hanno ribadito a più riprese durante la discussione in aula i consiglieri del PD – I principi per formare le nuove Ulss devono essere omogenei: si possono scegliere quelli provinciali oppure basarsi sui flussi d’accesso o ancora sul numero di abitanti. Ma la scelta non può invece rispondere a logiche di spartizioni politiche interne alla Giunta. Manca trasparenza, ci vogliono criteri chiari, validi per l’intera regione, che stiamo aspettando da oltre un anno. È una questione di forma e sostanza, da affrontare con intelligenza. Può decidere il Consiglio quante devono essere le Ulss – chiedono provocatoriamente gli esponenti del PD – o ha già deciso Zaia quando ha nominato i commissari”?