Continua il nostro viaggio nei paesi che accolgono i profughi e quello che accade a Valdastico è qualcosa di già visto, ma che pare non indigni più nessuno. Perché se c’è chi si arricchisce con i migranti, arraffando ben 35 euro per ciascuno di loro, questo non conta, anche se questa mercificazione della pelle umana, avviene a due passi da noi. Sono otto i ragazzi di età compresa tra i 22 ed i 35 anni, che vivono in una fatiscente abitazione di Valdastico, dove non fanno niente dalla mattina alla sera e non perché non lo vogliano. Tutt’altro. Quegli otto ragazzi, sfuggiti dalla persecuzione cristiana hanno voglia di mettersi a disposizione della comunità, che li sta accogliendo, ma c’è la solita cooperativa che li gestisce e che, ribadiamo, intasca 35 euro per ciascuno di loro, che non è riuscita nemmeno ad insegnare loro l’italiano. Alla faccia dell’integrazione! Fosse solo questo il problema.
A fronte di quella bella somma sganciata dalla comunità europea, che molti italiani sono convinti venga percepita dagli stessi immigrati, che ormai hanno pure paura a denunciarlo perchè poi, passano per quelli ingrati, mangiano riso con il pomodoro tutti i giorni, si fanno il pane da soli utilizzando quei grossi sacchi di farina, che quando si degnano di farsi vedere gli operatori della coop, depositano in quella casa, dove per l’intero inverno è mancato il riscaldamento. Dove i ragazzi vestono con abbigliamento che sono stati gli abitanti di Valdastico a donare perché altrimenti, avrebbero addosso ancora le ciabatte date loro a Lampedusa. La coperta con cui si coprivano sul barcone di Lampedusa. Stiamo parlando del paese in cui si stagionano i formaggi e le temperature, nelle giornate di gelo, diventano insostenibili. Con quello che guadagnano le cooperative, si vuole pensare che non si possano acquistare dei plaid da 5 euro?
Nel frigo, decine di cosce di pollo, di quelle che all’ingrosso paghi a due euro e 50 al chilo. Questo è tutto quello che passa la cooperativa Csfo Monselice, denunciata nel libro di Mario Giordano ‘Profugopoli’. La stessa, accusata di non sapere gestire i profughi di Pian delle Fugazze, di Monte di Malo e di Velo d’Astico, ma che continua a fare soldi con i profughi, con il benestare della Prefettura, che nonostante la denuncia di chi ha segnalato, continua a sborsare per i profughi di Valdastico 280 euro al giorno. Altro che riso e pollo con quella cifra. Altro che riscaldamento rotto e tugurio. Ma a nessuno importa questo, come se quelle otto persone fossero uomini di serie B. Piaccia o non piaccia, c’è chi ha stabilito che l’Europa dia loro 35 euro al giorno per una esistenza dignitosa. Se decidi di accogliere, fallo bene e non per fare arricchire una cooperativa, che non denuncia i bilanci da quattro anni e di cui ormai parlano tutti i giornali nazionali.
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