E’ la moda del momento per chi ama lo sporto estremo, ma la Regione Veneto è scesa in campo per vietarne la pratica sulle Dolomiti.
Lo ‘slacklining’, ovvero una fune tirata tra la cima di una montagna e l’altra con lo scopo di camminarci in equilibrio, ha scatenato le ire di Luca Coletto, assessore alla Sanità, che oltre a considerarla una pratica “folle”, la ritiene rischiosa per gli equipaggi di soccorso in elicottero, che potrebbero trovarsi la fune tirata lungo il tragitto di volo.
“Gli equipaggi degli elicotteri di soccorso, a cominciare da quelli del Suem 118, affrontano già abbastanza rischi. Ci manca solo che possano incappare su una fune tirata tra una cima e l’altra da chi, per una malintesa sfida alla vita, mette a repentaglio la propria e quella dei soccorritori – ha sottolineato Coletto – Chiedo alle autorità competenti di valutare la possibilità di vietare e sanzionare la pratica dello slacklining o highlines che dir si voglia. Non c’è motivazione al mondo che giustifichi questa follia alla quale si legano rischi altissimi. Gli impavidi praticanti – ha incalzato – sappiano che loro e la loro fune sono praticamente invisibili ad un elicottero in volo e che anche un minimo contatto avrebbe conseguenze tragiche sia per chi sta sulla fune, sia per l’equipaggio dell’elicottero ad altissimo rischio di caduta. Gli uomini e le donne del 118 e del Soccorso Alpino hanno già dato un pesante contributo di vite spezzate nel tentativo di aiutare chi si trova in difficoltà. Rischiare la vita per un bullo che sogna di volare non è proprio il caso. Mi auguro – ha concluso Coletto – che la autorità preposte prendano in seria considerazione l’emanazione di un divieto formale a questa pratica assurda e pericolosa, a maggior ragione in questo periodo di poca neve che spinge i turisti a fare escursioni in montagna, con un aumento delle richieste di soccorso degli elicotteri”.