Malo-Montepulgo. Lain si difende dal ‘veleno dei social: ‘Polemiche per il nulla’
Giornalisti Altovicentinonline
Può l’inaugurazione di una strada di paese accendere una polemica al vetriolo del genere? Tutto può accadere per quei campanilismi anacronistici che stanno tenendo banco tra Malo e Monte di Malo, dove evidentemente così tanti problemi non esistono se basta così poco per accendere la miccia della polemica.
Si arriva addirittura alla pretesa di scuse di chi si sente offeso per non essere stato invitato alla sobria cerimonia avvenuta l’altro giorno per il taglio del nastro del tratto di strada panoramica Malo-Montepulgo. Opera pubblica costata 180mila euro e finanziata da Regione (60mila euro), Cornedo (50mila euro) , Malo (40mila euro), Castelgomberto (30).
‘Sono sconvolta dalle congetture fatte per qualcosa, che non ha nulla a che fare con la fusione di Malo e Monte di Malo’, replica dopo qualche giorno, Paola Lain, sindaco di Malo, alla quale non erano sfuggiti i commenti aggressivi di chi ha usato addirittura la parola ‘vergogna’ come se avesse fatto chissà cosa. Ora ha deciso di rompere il silenzio. Il primo cittadino non ci sta a quelle che sembrano parole a vanvera su una vicenda, sulla quale si è alzato un polverone, che la dice tutta su quelli che saranno i toni della campagna elettorale alle porte.
‘Siamo proprio fuori strada – esordisce Lain – l’inaugurazione è stata un’idea di Martino Montagna, il collega di Cornedo. Si vede anche dalle foto pubblicate dalla stampa locale che ha tagliato lui stesso il nastro nel corso della cerimonia che ha voluto in maniera sobria e che è stata fatta senza nemmeno la presenza di un rappresentante della Provincia. E’ stata quest’ultima a mettere gran parte dei soldi, sulla parte di proprietà dell’ente e del comune di Monte di Malo, ma non si è arrabbiato nessuno per non aver partecipato all’inaugurazione. Non abbiamo voluto fare inviti per realizzare una piccola cosa in casa, senza eclatanza ed eccessi. – sottolinea Lain – Nessuna volontà di escludere il collega Mosè, ci mancherebbe altro e davvero non riesco a capire il perchè di tanto retro pensiero in un piccolo evento di paese. C’è rimasto male? Mi dispiace veramente tanto, avrebbe potuto contattarmi al telefono e ci saremmo chiariti senza così tanta polemica’.
Il rapporto con i social dei sindaci
Il sindaco di Malo spiega come sia poco ‘social’ essendo una donna di numeri, impegnata a fare quadrare i conti di un bilancio appena sfornato, che le sta a cuore più di qualsiasi pettegolezzo di paese. ‘Stare in silenzio a volte viene frainteso e molti confondono il mio poco saper comunicare su facebook, che trovo di basso livello, quando da un post si degenera nei toni.
A questo preferisco di gran lunga stare davanti ad un pc per occuparmi dei servizi che oggi è sempre più difficile mantenere, ma le polemiche sono diventate troppe ed ho deciso di spiegare al collega che non c’è alcun astio contro di lui. Tutt’altro. Sgomberiamo ogni dubbio sui fondi utilizzati per la scuola Rigotti: non abbiamo bisogno di fonderci con Monte di Malo per reperirli. Vorrei chiarirlo una volta per tutte. – Se adesso sto entrando nel merito di questa vicenda che trovo davvero superficiale rispetto ai problemi che abbiamo noi primi cittadini è perchè voglio dire pubblicamente che non ce l’ho con il sindaco Squarzon – conclude Lain – . Anzi, auspico al più presto un caffè tra colleghi ed una ‘sana’ stretta di mano, lontani dai social, dove non mi piace confrontarmi, dato il ruolo istituzionale che ricopro. Noi primi cittadini abbiamo le sedi opportune per dialogare e non dovremmo utilizzare delle ‘piazze virtuali’ , dove è facile essere fraintesi e cadere di stile. Ci lamentiamo spesso degli attacchi che subiamo sui social, da parte di chi ci giudica senza conoscere realmente le dinamiche e le difficoltà del nostro mestiere. Noi sindaci, rappresentanti delle Istituzioni, dovremmo essere prudenti e dare il buon esempio’.