“Stamattina, uno schifo!” è la frase scritta da parte di una residente che, sulla pagina Facebook “Sei della Repubblica di Mosson se…”, accompagna una foto postata due giorni fa dei cassonetti presenti in via Colombara all’Ecostazione di Mosson. Lo scatto ritrae cumuli di rifiuti di ogni genere abbandonati e ammassati a ridosso dei cassonetti.
L’immagine catturata diventa subito simbolo di un disagio condiviso, innescando una vivace discussione tra i membri della comunità. I commenti sotto al post riflettono la crescente preoccupazione per l’ambiente e la qualità della vita nel quartiere, variando tra richieste di azioni punitive per i trasgressori e l’espressione di una rassegnata indignazione per le conseguenze che, inesorabilmente, ricadono sull’intera collettività.
L’attenzione si sposta rapidamente sull’amministrazione comunale, rappresentata dalla figura del sindaco di Cogollo del Cengio, Gildo Capovilla, il quale si trova ad affrontare l’ennesima manifestazione di inciviltà. Nonostante la frustrazione per la mancata identificazione dei responsabili, a causa di telecamere posizionate in modo non ottimale, il sindaco coglie l’occasione per annunciare un decisivo cambio di strategia.
“Abbiamo subito avvisato AVA– Alto Vicentino Ambiente della segnalazione ricevuta, la quale all’interno dell’Ecostazione ha le sue telecamere. Abbiamo visionato le riprese ma erano puntate verso il cancello di entrata, non si vede chi è stato. Posso però annunciare che a seguito di questo episodio, come spesa comunale, installeremo al più presto delle telecamere per tenere monitorati i cassonetti”. Le parole del sindaco trasmettono un messaggio chiaro: la lotta contro l’abbandono dei rifiuti si intensifica, segnando un impegno rinnovato nella salvaguardia dell’ambiente e nella promozione di un senso civico più elevato.
Questo episodio rilancia con urgenza il tema della responsabilità individuale e collettiva nella gestione dei rifiuti. La reazione della comunità di Mosson e l’azione proattiva dell’amministrazione comunale riflettono una consapevolezza crescente dell’importanza di pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente. In questo contesto, la tecnologia, sotto forma di nuove telecamere, si propone come uno strumento fondamentale per contrastare l’inciviltà e promuovere un cambiamento culturale, verso un futuro in cui il rispetto per l’ambiente diventi un valore condiviso e incontestabile.
Laura San Brunone