Un uomo forte, coraggioso, di una bontà infinita tanto quella del figlio Tony che stamattina ha dato la triste notizia sui social: “Riposa in pace papà”. Si è spento all’età di 84 anni Gianpaolo “Paolo” Conte, nato a Breganze, padre del noto imprenditore thienese che insieme a lui ha seguito la popolazione del Burkina Faso e la nobile causa di sostenere l’associazione del figlio Oasi Mama Mima. Aveva avuto già un importante infarto il 18 marzo che ha costretto il figlio Tony a lasciare l’Africa per tornare subito a casa. L’infarto è stato fortissimo, 4 cm di foro nel cuore che all’ospedale di Vicenza hanno cercato di tamponare con successo, per poi trasferire l’uomo a Santorso. Ha resistito a lungo ma il suo cuore ormai indebolito non ce l’ha più fatta. Fondatore dell’Hockey Breganze ha lavorato per la ditta Laverda, 22 anni in giro per il mondo come montatore. E ancora grande sportivo, maratoneta, amante del ciclismo, compagno di vita del figlio e di viaggio nella loro missione che sentiva altrettanto sua: “In questa ultima missione voleva esserci, per fortuna non è partito visto ciò che è accaduto dopo. Prossimamente dedicheremo un pozzo anche a lui come abbiamo fatto in memoria della mia mamma Mimma. Avrebbe voluto vedere la creazione di un pozzo, mi diceva sempre che era il suo sogno”. Sui social decine e decine di commenti di cordoglio e vicinanza sia aggiungono sotto al post di Tony: “Sei stato un grande padre, un grande marito, un grande lavoratore e un grande uomo con un grande cuore. Ora hai finito il tuo tour con la tua amata bicicletta da corsa. All’arrivo ti aspetta la tua amata moglie e la mia amata mamma Mimma. Grazie papà, sei stato il mio esempio di vita e di padre. Riposa in pace compagno d’Africa”.
I funerali si terranno lunedì 24 aprile alle 15 al Duomo di Breganze mentre domenica 23 aprile alle 20 ci sarà il rosario.
“Ciao papà. Così hai terminato il tuo tour con la tua passione della bicicletta. Sei sempre stato orgoglioso delle tue imprese. Non so nemmeno da dove iniziare: dal lancio del martello, tiro alla fune sui pattini a Marostica. A proposito di pattini: ero fiero di aver creato con i tuoi compagni la prima squadra di Hockey a Breganze, con il ‘fon Pietro carpenedo’. Mi raccontavi che le ruote in legno le facevi in fabbrica e come tutte le volte brontolavi perché dicevi che non ti davano merito.
Sei passato alle gran fondo a piedi, una volta facesti la tagliamento 177 km di corsa oltre ad ad altre maratone. New York, Berlino… distrutte le ginocchia! E cosa hai fatto? Hai preso la bicicletta e da lì hai iniziato un tour incredibile. Dalla traversata del deserto in Tunisia, 600 km, a ottant’anni facesti il Grappa con la tua bicicletta. Nell’agosto 2017 venne a mancare la nostra amata mamma Mimma, fu una grande sofferenza per lei e una grande perdita per noi. Ma soprattutto per te. Ci siamo fatti forza, così con il primo viaggio in Africa mi venne l’idea di creare un’associazione benefica. Il posto era talmente splendido che prese il nome di Oasimamamima. Sotto un enorme baobab feci una tomba con la croce e la foto della nostra Mimma. Così poco dopo all’età di ottantuno anni ti portai in Africa. Eravamo io e te, la coppia perfetta. Io e te a trascorrere tutto il giorno assieme. Tu con la tua testardaggine diventasti come un bambino. ‘Papà copriti che fa caldo’, ‘papà bevi acqua che ti disidrati’ Buon viaggio papà”.
di Redazione Altovicentino Online