La storia di Walter, morto solo a 42 anni, in una casa ridotta ad un letamaio e trovato cadavere, quasi per caso, da un ufficiale giudiziario è ancora più drammatica di quanto era apparsa inizialmente.
Nessuno, al momento, si è fatto avanti per il funerale di Dal Zotto. In assenza di familiari che provvedano a dare dignità all’anima di un ancora giovane uomo, il Comune di Schio ha assicurato che è pronto a sostenere i costi della tumulazione.
Dalle pagine del Corriere del Veneto, l’assessore al Sociale Cristina Marigo, ha spiegato come gli assistenti sociali scledensi si fossero presi cura di Walter, nonostante quel carattere duro, ostico al punto da rifiutare qualsiasi mano che gli fosse tesa.
Questo accadeva nel 2008, quando Walter Dal Zotto era stata inserito in una cooperativa per lavorare. L’anno scorso aveva sbattuto la porta in faccia ai servizi sociali. I vicini raccontano che, dopo la morte della madre, l’uomo si era indurito ulteriormente, lo si vedeva sempre più raramente.
Si fa fatica a credere che nel ricco e civile nordest possano ‘andare in scena’ drammi sociali così forte. E come se non bastasse, ora nessun parente vuole provvedere al funerale. “Il Comune interviene nel momento in cui i familiari non affrontano i costi della tumulazione – ha spiegato Valter Orsi sindaco di Schio – E’ già accaduto e se necessario, anche in questo caso non ci tireremo indietro”.
Già oggi il sostituto procuratore Hans Roderich Blattner (nella foto) potrebbe dare il nulla osta per la sepoltura dell’uomo. Ieri infatti è stata eseguita l’autopsia dal medico legale Lorenzo Meloni, che ha accertato che il decesso risaliva a molti mesi fa, ma è troppo presto per stabilire quando e le esatte circostanze di morte del 42enne, deceduto forse di stenti e in piena solitudine.
di Redazione AltovicentinOnline