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Ucraina. L’Ulss7 ha già preso in carico oltre mille rifugiati. All’ex ospedale di Asiago la prima accoglienza

Continua l’impegno dell’ULSS 7 Pedemontana per la presa in carico sanitaria (e non solo) dei rifugiati provenienti dall’Ucraina.

Ad oggi, negli hub di assistenza sanitaria allestiti a Bassano del Grappa e all’ospedale di Santorso si sono già recati 1.073 cittadini ucraini per effettuare il tampone, in gran parte donne (70,6%) e con una presenza importante (circa 39,7%) con età inferiore o uguale ai 14 anni.

Con l’occasione, per tutti il personale dell’ULSS 7 Pedemontana ha effettuato anche un’analisi della situazione vaccinale, offrendo la possibilità di effettuare le vaccinazioni mancanti.

Contestualmente al tampone, viene fornita anche tutta l’assistenza necessaria per gli aspetti amministrativi: in apposite postazioni i rifugiati possono registrarsi e ricevere la tessera STP (il documento previsto per gli stranieri extracomunitari privi di permesso di soggiorno che si trovano temporaneamente nel nostro Paese, che dà diritto alle prestazioni ambulatoriali ed ospedaliere indifferibili ed urgenti o comunque essenziali). Il tutto con l’ausilio di mediatori linguistici e interpreti.

Ad oggi, sono 972 le tessere STP già rilasciate.

Inoltre, per quanti risulta necessario un approfondimento delle loro condizioni di salute, negli hub di Bassano e Santorso sono stati allestiti anche degli ambulatori gestiti tramite i medici delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA).

Parallelamente, il vecchio ospedale di Asiago è stato allestito per poter ospitare circa 120 cittadini ucraini, offrendo loro un alloggio sicuro e confortevole per un periodo limitato (indicativamente 7 giorni), necessario a consentire l’individuazione di un’adeguata sistemazione di più lungo periodo e allo stesso tempo a completare i necessari screening medici.

«In pochissimi giorni abbiamo messo in campo un’organizzazione complessa ma efficiente – sottolinea il Direttore Generale Carlo Bramezza -, in grado di dare una risposta alle necessità dei rifugiati sotto diversi punti di vista: la sicurezza sanitaria, gli aspetti amministrativi, la verifica delle loro condizioni di salute, un alloggio temporaneo. Stiamo lavorando in squadra tra i diversi Servizi della nostra Azienda e come Azienda siamo in costante collegamento con la Prefettura, le Amministrazioni Comunali e le Associazioni di Volontariato».