Il capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia, Alex Cioni, ha presentato un’interpellanza al sindaco chiedendo ulteriori chiarimenti sulla recente modifica, voluta dall’assessore all’Ambiente Maculan, al numero di svuotamenti annui del rifiuto secco indifferenziato inclusi nella tariffa base della TARI.
“Se è giusto che i cittadini siano consapevoli dell’importanza della raccolta differenziata e della necessità di produrre meno rifiuti, è altrettanto vero che chi paga una tassa per il servizio ha il diritto di riceverne uno efficiente e adeguato alle proprie necessità. Va bene la tariffazione puntuale – spiega Cioni – ma le famiglie non possono essere penalizzate con una riduzione degli svuotamenti inseriti nella tariffa base senza tenere conto delle tante situazioni che rendono difficile trattenere il rifiuto in casa per lungo tempo o chi per varie ragioni ha oggettive difficoltà a produrne meno”.
La decisione dell’amministrazione, infatti, potrebbe avere ripercussioni negative su molte famiglie, in particolare per chi vive in appartamenti senza spazi esterni adeguati e deve conservare i rifiuti in casa, con conseguenti problemi di igiene e odori.
Cioni evidenzia anche il problema degli abbandoni: “Già oggi è evidente il problema dell’errato conferimento del secco e dell’abbandono di sacchi di rifiuti in giro per la città o, nel migliore dei casi, nei cestini pubblici, che di fatto vengono utilizzati come cassonetti urbani improvvisati. C’è anche chi scarica i propri rifiuti nei cassonetti stradali dei Comuni limitrofi, come a San Vito di Leguzzano”. Per il capogruppo a Palazzo Garbin del Partito di Giorgia Meloni “non siamo di fronte a una misura che incentiva realmente la riduzione dei rifiuti, come vuole far credere l’assessore Maculan. Si tratta piuttosto di un provvedimento punitivo che difficilmente porterà benefici alla qualità della raccolta differenziata, ma che al contrario rischia di aumentare i costi e i disagi per i cittadini, incentivando conferimenti scorretti e abbandoni, fenomeni tra l’altro che già si verificano”.
L’esponente di Fratelli d’Italia chiede inoltre di chiarire la composizione della componente variabile della tariffa, specificando nel dettaglio i costi attribuiti al numero di svuotamenti previsti, alla quantità di rifiuti prodotti e alla dimensione del nucleo familiare. È fondamentale capire quali saranno i reali benefici economici per le famiglie che riusciranno a rientrare nei nuovi limiti minimi previsti, nonché il costo per ogni conferimento aggiuntivo, e se ci sarà un effettivo risparmio in bolletta per chi ridurrà la produzione di rifiuti.
Altro tema sollevato da Cioni riguarda la meccanizzazione della raccolta con l’uso di cassonetti stradali “intelligenti”, soluzione adottata da alcuni comuni dell’Alto Vicentino per permettere ai cittadini di conferire i rifiuti senza vincoli di giorni, responsabilizzando gli utenti e garantendo un miglior controllo sulla gestione dei rifiuti. Fratelli d’Italia porterà la discussione nel prossimo Consiglio Comunale chiedendo risposte chiare, perché “gli scledensi hanno diritto a un servizio equo e funzionale, non a una riduzione mascherata da incentivo ambientale” – conclude Alex Cioni. Nel frattempo, il neo coordinatore del circolo, Piero Prandina, annuncia che a breve verrà comunicato un calendario di appuntamenti in piazza per un confronto con i cittadini su questo tema, oltre che sulla gestione complessiva dei rifiuti e sul futuro del termovalorizzatore.
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