La città di Schio ha proclamato il lutto cittadino per venerdì 11 ottobre in memoria di Sammy Basso, il giovane di 28 anni affetto da progeria, che con la sua vita ha ispirato migliaia di persone in tutto il mondo. Sammy, nato a Schio e divenuto un paladino della ricerca scientifica sulla progeria, sarà ricordato con una cerimonia che si terrà alle 15 al campo sportivo di Tezze sul Brenta. La sua intelligenza, il suo coraggio e la sua dedizione alla causa lo hanno reso un simbolo di resilienza e forza, non solo nella comunità locale ma anche a livello internazionale.
Il sindaco di Schio, Cristina Marigo, ha ricordato Sammy con affetto e proclamato il lutto cittadino, evidenziando quanto fosse importante per la città e per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. Sammy, consapevole della sua condizione, ha voluto lasciare un segno ancora più grande decidendo di donare il suo corpo alla scienza, affinché la ricerca sulla progeria potesse fare nuovi passi avanti nella speranza di trovare una cura.
Alle esequie parteciperanno il prefetto di Vicenza, Salvatore Caccamo, e il presidente del consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, mentre Tva Vicenza trasmetterà la cerimonia in diretta. Numerose figure pubbliche, sia nazionali che internazionali, hanno espresso il loro cordoglio. Jovanotti, grande amico di Sammy, impossibilitato a partecipare di persona, invierà una corona di fiori in suo ricordo, così come farà il Governo italiano. Anche esponenti europei hanno inviato messaggi di cordoglio eper onorare la memoria di Sammy, che ha combattuto una vita intera per far conoscere la sua malattia e migliorare le condizioni di chi ne soffre.
Il funerale sarà preceduto da una veglia di preghiera giovedì 10 ottobre alle 20 nella Chiesa di Tezze. La notizia della morte di Sammy Basso ha occupato le prime pagine dei giornali nazionali, segno dell’importanza della sua figura non solo come giovane affetto da una rara malattia, ma come uomo brillante che ha dedicato la sua vita a una battaglia coraggiosa e al servizio della comunità scientifica.
Laura San Brunone