Il trasferimento estivo del Centro di Salute Mentale di Schio al Boldrini di Thiene non piace al sindaco Valter Orsi e al suo vice, nonchè assessore al Sociale Cristina Marigo, che prendono posizione dura.
Il timore è lo stesso caldeggiato nei giorni scorsi dai consiglieri di Coalizione Civica Carlo Cunegato e Giorgio De Zen, che avevano annunciato la chiusura definitiva del centro puntando il faro su un servizio importante sia per chi soffre di disturbi mentali che per le famiglie che convivono con il malato.
Se la Regione, titolare della Sanità, dal canto suo assicura che sarà potenziata l’assistenza domiciliare e che il trasferimento srà temporaneo dal 1 luglio a settembre, a Schio l’amministrazione comunale non si fida e teme che la scelta di spostare il centro a Thiene sia destinata a divenire definitiva.
A far temere sindaco e vice è soprattutto la scelta della regione di fronteggiare le ferie e la mancanza del personale con l’assunzione temporanea di medici in pensione, come da recenti disposizioni deliberate a Venezia.
“Siamo stati avvisati con qualche giorno di anticipo che il servizio psichiatrico ubicato a Schio sarebbe stato accorpato temporaneamente, fino al mese di Settembre, a Thiene – hanno spiegato Orsi e Marigo – Ci hanno riferito che la ragione di questa decisione starebbe nella necessità di far fronte alle ferie del personale, che è in sofferenza rispetto alla pianta organica. Ci avrebbero garantito che in questo periodo verrà intensificata l’assistenza domiciliare per persone che hanno difficoltà a muoversi. Ci hanno infine detto che, a fronte della mancanza di personale, la Direzione si sta muovendo cercando di assumere medici in pensione, così come da disposizioni regionali. Abbiamo chiesto all’Ulss7 una presa di posizione ufficiale di fronte ai cittadini, rispetto a queste loro decisioni, decisioni che non hanno condiviso con l’amministrazione comunale, ma fino ad oggi, nonostante i nostri solleciti, non abbiamo avuto riscontro. Chiara la nostra preoccupazione in merito ad un trasferimento ‘temporaneo’ che temiamo possa divenire definitivo, come spesso accade in Italia. Siamo inoltre basiti per il metodo operativo attuato dalla stessa Ulss 7 che dispone il trasferimento di un servizio storico ed essenziale per il nostro territorio in un momento particolarmente ‘caldo’ senza fornire a noi amministratori delle motivazioni tecniche a supporto della scelta, amministratori coi quali, essendo questo un servizio territoriale, compartecipa la spesa. Ci domandiamo se sia stata valutata la possibilità di svolgere il servizio alternato tra i centri di Schio e di Thiene, ci domandiamo quali siano i criteri che hanno portato a questa decisione o se sia stata solo una scelta ‘politica’, che non sarebbe assolutamente accettata dalla nostra amministrazione e dai cittadini di una vasta area che nel Csm di Schio vede un servizio importantissimo. A fronte di tutto ciò – hanno oncluso Orsi e Marigo – ci siamo messi a disposizione nel supportare la voce del disagio ulteriore che si manifesta, aumentato dalla poca chiarezza che traspare nelle scelte, diciamo pure che a fronte del nuovo mandato amministrativo questo non è un buon inizio nel rapporto di collaborazione con l’Ulss”.
di Redazione AltovicentinOnline
Ulss 7: ‘Salute Mentale a Thiene solo momentanea, a Schio restano servizi’