Torna la seconda edizione della Rievocazione Storica “Schio, la Manchester d’Italia” che si terrà il prossimo sabato 21 settembre, tra le vie del centro storico, riportando alla luce la storia e la cultura dei primi del 900 in città, dove verrà ricreata l’atmosfera dell’era industriale di inizio XX secolo. Epoca d’oro per la città, che ha reso Schio uno dei centri lanieri più importanti d’Italia tanto da essere paragonata alla Manchester d’Italia.
Nel corso della giornata, si svolgeranno diverse attività tematiche nelle principali vie del centro e in punti chiave della Schio di Alessandro Rossi, come il Giardino Jacquard, l’Asilo Rossi, il Parco della Fabbrica Alta, via Carducci e via Pasubio, conosciuta anche come “Sareo”.

Il programma

A partire dalle 15, il programma prevede un benvenuto da parte dei figuranti in abiti del primo ‘900, visite guidate nei luoghi storici con l’associazione Trama, letture a tema organizzate dalla libreria Qui Virgola e da Schio Teatro 80, un’esposizione di documenti storici all’ingresso della biblioteca che sarà visitabile per un paio di settimane e la possibilità di gustare specialità locali in un mercatino allestito in via Carducci dove sarà possibile trovare prelibatezze a km zero e birre artigianali.
Selezionata e supportata nell’ambito del bando Cultura 2024 del Comune di Schio, l’iniziativa è stata ideata e portata avanti da “Progetto Ophélie”, organizzazione culturale fondata dalla scledense Tullia Mantella e la piovenese Elena Deganello, entrambe professioniste nella promozione enoturistica e culturale con la passione per la storia locale, da quest’ anno col supporto di ASCOM Confcommercio Schio e Cuore di Schio.
“La prima edizione della manifestazione ha riscosso un ottimo successo in termini di presenze e pubblico, eterogeneo e proveniente anche da fuori provincia.” affermano le organizzatrici. “Siamo particolarmente orgogliose di questo primo risultato per un evento del quale a Schio si sentiva la mancanza, ovvero una rievocazione storica annuale che ricordasse il l’epoca Rossiana a cavallo tra fine ‘800 e inizi del ‘900, andando così anche a valorizzare il patrimonio storico-culturale della città. Speriamo di replicare lo stesso successo con la seconda edizione”.

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