AltoVicentinOnline

Schio. Due cagnolini trovati morti in un tombino: l’orrore senza fine

L’arrivo dell’estate, si sa, porta anche i delinquenti a lasciare i cani per strada. È notizia solo di qualche giorno fa il ritrovamento da parte dei vigili di Schio di un cane legato ad un palo, lasciato lì al suo triste destino. E se già questo fa ribrezzo, non c’è limite alla cattiveria dell’essere umano. Perché domenica, mentre Schio si preparava al ballottaggio per il nuovo sindaco, a Santa Trinità alcune persone di passaggio hanno fatto una scoperta agghiacciante. Lungo una stradina pedonale, sono stati sorpresi da un odore maleodorante proveniente da un tombino. All’apertura del coperchio, una puzza nauseabonda si è fatta strada, e poi l’orrenda vista di due animali morti in stato di decomposizione.

Le persone che hanno fatto la scoperta hanno subito cercato di contattare vari enti, ma sembrava non essere responsabilità di nessuno. A causa delle piogge incessanti, i vigili erano già impegnatissimi su frane e sgorghi dei fiumi. “Abbiamo chiamato vigili del fuoco, polizia provinciale e municipale, ma sembrava non essere di competenza di nessuno”, ha dichiarato un testimone. La situazione si è sbloccata solo mercoledì, grazie all’intervento di Valter Orsi.

In quel tombino c’è una pompa che aiuta a defluire le acque bianche. La zona di Santa Trinità ha una falda molto alta ed è spesso soggetta ad allagamenti. Attirati da un allarme che suonava, i due passanti si sono avvicinati e, alzando il coperchio, è fuoriuscita una nuvola molto grande di gas di putrefazione.

“Ci siamo avvicinati attirati da un allarme che suonava. -ha raccontato la donna – Aprendo il coperchio del pozzetto, è fuoriuscita una nuvola di gas di putrefazione. La puzza era insopportabile. All’inizio pensavamo fossero nutrie, ma poi abbiamo capito che erano due piccoli cagnolini. Eravamo disgustati e arrabbiati. Sono sicura che li abbiano buttati vivi perché, a farla comunque sporca se così si può dire, se fossero stati morti li avrebbero gettati in un cassonetto o in un campo”.

“Da domenica ho sollecitato il mondo, – ha poi aggiunto la signora- ma è stato tutto uno scarica barile. Alla fine ho chiamato l’ormai ex sindaco Orsi, che conoscevo, e ho fatto presente la cosa. Si è attivato e ieri mattina sono arrivati due vigili con l’operatore ecologico. Le carcasse sono state prelevate con cura, perché erano in stato avanzato di decomposizione. Abbiamo provato a vedere se avevano il microchip, ma purtroppo non lo avevano. Altrimenti saremmo riusciti a risalire al proprietario disgraziato che ha fatto tale gesto”.

Il fatto è stato segnalato anche all’Enpa e al veterinario dell’ente, che si sarebbero interessati telefonicamente della cosa chiedendo di essere aggiornati ma senza risultati pratici e immediati. “Siamo in un mondo meschino, fatto di gente fuori di testa”, ha concluso il compagno. La speranza è che chi ha compiuto un atto così crudele legga e si vergogni, comprendendo l’immensità della propria crudeltà.

Laura San Brunone

Foto: