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Santorso. “Sprechi e mancanza di prevenzione nella gestione delle emergenze meteo”. La denuncia dell’opposizione

Non si è fatta attendere la prima risposta dell’opposizione alla nuova amministrazione guidata da Giorgio Baù, recentemente eletto sindaco di Santorso. Baù, che in precedenza aveva ricoperto il ruolo di vicesindaco con delega al bilancio sotto l’amministrazione di Franco Balzi, si trova ora sotto il fuoco incrociato di Gabriele Facci, suo avversario politico. Facci ha sollevato una serie di critiche riguardo alla gestione dei fondi per gli interventi d’emergenza a seguito degli eventi meteo del 15 maggio.

Nel suo post su Facebook, Facci ha denunciato a nome di ‘Civica per Santorso’, una cattiva gestione del territorio e una mancanza di manutenzione che hanno aggravato gli smottamenti e le alluvioni nelle vie Albero Bassi e Trentini Pierella. Ha inoltre espresso dubbi sull’efficacia del progetto Life Beware, costato € 2.200.000, criticando le soluzioni adottate e chiedendo maggiore trasparenza nella gestione dei fondi comunali.

Per fare chiarezza su questi temi, abbiamo posto alcune domande a Gabriele Facci, che ha risposto con una serie di osservazioni e proposte concrete.

Signor Facci, può chiarire quali sono state le principali cause degli smottamenti e delle alluvioni nelle vie Albero Bassi e Trentini Pierella?

Gabriele Facci: “Il territorio non è più manutentato da anni. La presenza delle piante infestanti porta inevitabilemente a una chiusura dei sentieri che sono piccole vie di sfogo per l’acqua. L’assenza di prati a pascolo porta a una mancata manutenzione di fossi, rii e delle vie di evacuazione dell’acqua con l’effetto che i terreni di saturano prima e poi inevitabilmente cedono. Le asfaltature fatte chiudendo i tombini poi portano ulteriore peso sulle massicciate.”

La nuova amministrazione ha stanziato € 180.000 per questi problemi. Quali soluzioni concrete suggerite per evitare il ripetersi di tali eventi in futuro?

Gabriele Facci: “Lo stanziamento è solo per ripianare i danni. Bisogna invece spendere per investimenti in prevenzione. Bisogna ripristinare tutti i fossi e le vie di fuga dell’acqua in modo da farla defluire in maniera veloce e controllata verso i torrenti. Ovviamente l’alveo dei torrenti va tenuto sgombro da vegetazione: ad esempio nel tratto tra ponte Timonchio e Trentini Pierella ho seguito personalmente l’asportazione di 300 quintali di alberi e una quarantina di autotreni di ghiaione e ugualmente la forza dell’acqua ha trasportato materiale pericoloso fino al ponte Timonchio. Figuriamoci senza manutenzione cosa sarebbe successo.”

Come giudicate l’efficacia degli interventi precedenti, visto che la problematica persiste nonostante gli ingenti investimenti?

Gabriele Facci: “Commentare una situazione quando ripetutamente i cittadini vanno sott’acqua si rischia di essere tacciati di sciacallaggio mediatico. Noi osserviamo che le opere non hanno risolto i problemi. Aggiungiamo però che usare la zona campagna come bacino di laminazione equivale ad accettare che tutti gli anni i cittadini subiscano alluvioni. E’ concettualmente sbagliato.”

Il progetto Life Beware ha avuto un costo di € 2.200.000. In che modo questo progetto avrebbe dovuto prevenire i problemi attuali?

Gabriele Facci: “In nessun modo. La spesa è stata principalmente in consulenze e studi presso le varie università, le opere sono solamente a scopo dimostrativo e divulgativo. La logica è stata Demagogica, autoreferenziale e non utile : prendere l’acqua, pomparla meccanicamente verso l’alto, per inzuppare i terreni e farla percolare lentamente, come prescrive il progetto Life Beware, equivale a fare esattamente il contrario di quello che serve. Non sono state realizzate opere idrauliche di drenaggio e prevenzione.”

Può fornire esempi specifici di “esperimenti” realizzati nell’ambito di questo progetto e il loro impatto concreto?

Gabriele Facci: “Il comune di Santorso ha una superficie di 13 kmq, in un anno “secco” cadono 1.510 mm di pioggia, ciò vuol dire che dobbiano gestire, malcontati, una ventina di milioni di metri cubi d’acqua, senza contare quella che viene giù dal Summano che è ben superiore. 
Aver messo un “giardino della pioggia” presso il cimitero, per trattenere 195 mc di acqua contro decine di milioni di mc, equivale ad aver speso soldi per fare una attività didattica che nulla a che fare con opere idrauliche a difesa del territorio.”

Quali alternative proponete per gestire le acque provenienti dal Summano in modo più efficace?

Gabriele Facci: “Bisogna convogliare nei torrenti, attraverso canali, l’acqua che viene dal Summano. Urge un “Piano Marshall” per ripristinare i fossi, che devono essere a cielo aperto, quindi mai tombinati, ampi, profondi e liberi dagli sfalci d’erba, per consentire all’acqua di defluire verso il basso, come era una volta. Perché eventi atmosferici avversi si sono sempre verificati. Quello che oggi è nuovo è la mancata cura del territorio.”

La vendita dei lotti edificabili per finanziare il debito fuori bilancio sembra essere una soluzione temporanea. Quali altre fonti di finanziamento ritenete più appropriate per coprire queste spese straordinarie?

Gabriele Facci: “L’amministrazione conta di trovare sempre rifinanziamento in fondi regionali. Non si considera mai che sono sempre soldi pubblici e che un amministratore ha il dovere verso TUTTI i cittadini di gestirli al meglio. A Santorso invece pare che quando si parla di soldi PNRR, fondi europei o altro siano soldi regalati e che l’amministrazione sia brava solo perché spende tanto.
Ho detto più volte in campagna elettorale: non si corre dietro al finanziamento fine a se stesso. Un’opera se serve si fa, sennò i soldi non si spendono. Qui serve un Piano Marshall che si può anche finanziare col debito a patto che gli interventi siano definitivi e non si rincorra più le emergenze. Ma questo in politica non paga.”

Perché secondo voi l’amministrazione non ha utilizzato l’avanzo libero di € 260.000? Cosa suggerite per migliorare la trasparenza e la gestione delle risorse disponibili?

Gabriele Facci: “Il bilancio è in sofferenza a causa delle esigenze di cassa del Polo dell’infanzia e degli altri cantieri PNRR. Aggiungo che il sindaco si è tenuto la delega al bilancio, urbanistica e attività produttive, neutralizzando di fatto la possibilità di un ulteriore controllo sul proprio operato. Noi ovviamente vigileremo ma la situazione ci preoccupa. Non ci è stato risposto circa l’avanzo libero, se è ancora disponibile e se eventualmente sia stato stanziato per altre attività. Attendiamo risposta.”

La vostra mozione per l’istituzione di un’area del Ricordo è stata accolta all’unanimità. Come pensate di sviluppare ulteriormente questo progetto e coinvolgere la comunità?

Gabriele Facci:“E’ stata una richiesta fattami personalmente dai genitori del piccolo Mattia, che abbiamo voluto condividere coi colleghi di Maggioranza per rispetto innanzitutto della famiglia. Chiediamo ora di essere coinvolti nella scelta del sito e delle piante.
”

Quali altre iniziative simili avete in mente per migliorare il benessere e la coesione sociale a Santorso?

Gabriele Facci: “Siamo apertissimi e disponibili nei confronti di tutti. Per il nostro paese noi ci saremo sempre.
Certo che, va detto, il clima che abbiamo constatato in campagna elettorale nei confronti di quasi tutte le assocializioni è stato di rifiuto e chiusura. La priorità dei più è la conservazione dello status quo con questa amministrazione. Se vorrano invece crescere e cercare in noi un partner che può apportare anche competenze diverse, troveranno porte aperte e tanta buona volontà.”

Laura San Brunone