“Poche piste ciclabili e quelle che ci sono, sono poco sicure”. Questa l’accusa mossa da parte di un lettore di AltovicentinOnline, Tino Dalle Fusine, che espone la sua preoccupazione riguardo alla sicurezza nelle strade di Torrebelvicino. “Tutti i Comuni, grandi o piccoli, in questi anni hanno cercato di sostenere una mobilità a basso impatto ambientale con l’incremento dei percorsi ciclo pedonali o mantenendo in ordine le parti già realizzate. Nel Comune di Torrebelvicino esistono poche centinaia di metri di piste ciclabili prive di manutenzione e scarsamente sicure.” Il tratto segnalato dal lettore è il collegamento ciclo pedonale con Schio che collega via Paolo Lioy (Schio) con Viale Novegno (Torrebelvicino). Tino Dalle Fusine sostiene che chi percorre questo tratto di pista ciclabile si accorge della cura del tratto scledense, compresa la pubblica illuminazione mentre il tratto turritano risulta privo di segnaletica per lo spazio riservato, visto che si percorre una strada aperta al traffico a senso unico. Una denuncia da parte di questo cittadino che lascia l’amaro in bocca proprio perchè salta all’occhio
E ancora: “Come cittadino vi garantisco che in più occasioni ho fatto presente all’ufficio tecnico le anomalie segnalate e non ho mai visto nessun tipo di intervento solo promesse perché al momento non ci sono i soldi. Abitando in Viale Novegno sono costretto ogni qualvolta esco di casa sperare di non investire un pedone o un ciclista in quanto esco in rampa con scarsa visibilità.”
Analisi precisa della situazione attuale che espone una problematica molto sentita in paese. Ma a questo punto alcune domande emergono spontanee: quanti soldi sono stati investiti durante il mandato di “Lista Civica- Fare Insieme” per i percorsi ciclo pedonali? Possibile che non ci sia stato modo di mettere in sicurezza questi percorsi? “Nessun tipo di manutenzione visto che il tratto era stato fatto dalla precedente amministrazione (lista Belvicino). Purtroppo la ‘Lista Civica fare insieme’ in questi anni sembra si sia dimenticata di sostenere una mobilità un po’ più ecologica”.
L.S.B.