Sono passati due mesi dall’alluvione di metà maggio che ha provocato ingenti danni al territorio dell’Altovicentino. Due mesi in cui si è fatto la conta dei danni subiti dal patrimonio comunale e dai privati, senza che un solo accenno ad un risarcimento sia giunto agli enti locali. Ora i sindaci di Malo, Isola Vicentina e Monte di Malo sono pronti ad un’azione legale contro quegli enti che dovevano essere preposti alla manutenzione dei torrenti esondati, a partire da Consorzi di bonifica e Genio. Nel vertice fra primi cittadini tenutosi ieri in municipio a Malo, è emersa la volontà di dare risposte concrete a cittadini ed aziende colpiti. Si stimano danni per oltre 20 milioni di euro solo per il patrimonio pubblico diquesti tre Comuni.
“Si tratta di danni considerevoli a cui non riusciamo a far fronte con l’ordinaria amministrazione ammette il sindaco di Malo, Moreno Marsetti. – In precedenza mi sono incontrato con il collega di Marostica assieme al quale abbiamo inviato alla Prefettura una richiesta di un tavolo allargato ai referenti politici nazionali del territorio, per capire come muoverci allo scopo di ottenere risposte che sinora nessuno ci ha dato in questi due mesi, tantopiù che ci saranno altre emergenze simili da affrontare in futuro e finora non sono previsti interventi di ripristino degli argini dei corsi d’acqua. Nel frattempo il Governo parla di tagli alle spese correnti degli enti comunali e nessuno pensa a noi, non si parla di stanziamenti però noi dobbiamo garantire sicurezza a privati ed aziende”.
“Tra dissesti idrogeologici, frane, smottamenti solo nel mio territorio si superano i 9 milioni di euro di danni -precisa Mosè Squarzon, sindaco di Monte di Malo. – Il nostro è un territorio martoriato che finora ha dato senza mai ricevere. E’ giunto il momento di invertire la rotta. Non possiamo attendere oltre”.
“Il nostro obiettivo è di fare un’azione condivisa e unitaria, allargata anche agli altri Comuni colpiti – incalza il sindaco di Isola Vicentina, Francesco Maria Gonzo. – Dobbiamo fare sentire la voce del nostro territorio a più livelli, da quello provinciale a quello nazionale. Chiediamo lo stanziamento di nuove risorse per far fronte non solo alla prevenzione ma anche ai ristori di chi ha subito danni ingenti. Solo a Castelnovo sono 600 le famiglie colpite per danni che ammontano a 50 milioni di euro. E tutte attendono risposte concrete, perché i danni a cui devono far fronte sono legati alla mancata manutenzione dei torrenti”.
Alluvione, non bisogna dare per scontato certo volontariato e certa competenza – AltoVicentinOnline