Il teleriscaldamento nella zona industriale di Schio arriva dai rifiuti. Dall’inceneritore per la precisione, grazie ad un investimento di 2 milioni di euro deliberato da Ava (Alto Vicentino Ambiente).
“Con il termovalorizzatore abbiamo tolto dalla discarica più di 118 chilogrammi di rifiuto urbano pro capite – ha commentato Daniela Pendin, neo presidente della società partecipata – Abbiamo deciso di proseguire la strada già tracciata dalla precedente governance che ha portato risultati eccellenti sia da un punto di vista puramente economico, basti pensare al milione di euro distribuito ai comuni soci; ma anche e soprattutto da un punto di vista della gestione del ciclo dei rifiuti, con il 70,2% di raccolta differenziata raggiunta nel 2019. Per questo possiamo sicuramente confermare l’investimento di 2 milioni di euro nel biennio 2020-2021 per l’estensione della rete di teleriscaldamento della zona industriale di Schio”.
La prima uscita pubblica di Daniela Pedin, eletta Presidente di Alto Vicentino Ambiente lo scorso mercoledì 29 luglio, indica in modo chiaro e definito quale sia la direzione che il nuovo CdA vuole dare all’azienda partecipata da 31 Comuni dell’Alto Vicentino e l’Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni.
“E’ nostro dovere lasciare ai nostri figli un ambiente più sicuro e pulito – ha sottolineato Daniela Pendin – Lo dico da cittadina di questa splendida terra, oltre che da presidente di Ava. Proseguirà quindi lo sforzo di questa azienda per ridurre ancora di più il ricorso alle discariche che già oggi ricevono solamente lo 0,5% del totale dei rifiuti urbani raccolti”.
Risultato che è stato possibile in parte grazie al riciclo dei rifiuti raccolti, poco più dei due terzi del totale e per un altro terzo circa grazie al recupero energetico possibile tramite il termovalorizzatore di Schio che è dotato delle migliori tecnologie disponibili per l’abbattimento degli inquinanti e dispone di tre gruppi di generazione di energia.
I dati indicano come nel 2019, l’energia elettrica prodotta dal termovalorizzatore sia stata pari a 35 mila MWh, di cui 12 mila autoconsumati da AVA e 23 mila ceduti alla rete nazionale.
Ma oltre all’elettricità, il termovalirizzatore ha prodotto anche energia termica per 24 mila MWh che provvede, tra gli altri, anche al riscaldamento e al raffrescamento dell’Ospedale Unico di Santorso.
“Grazie al recupero energetico, ben 118,96 kilogrammi di rifiuto urbano per abitante (dati 2019) anziché finire in discarica, diventano energia – ha concluso Daniela Pendin – Se contiamo che Ava serve un territorio popolato da circa 180mila persone, capiamo quanto positivo possa essere l’impatto di questo impianto. Oltre a produrre un valore per l’azienda e i comuni soci il teleriscaldamento ha determinato un beneficio ambientale enorme visto che per produrre la stessa quantità di energia termica si sarebbero dovuti utilizzare un equivalente di 6.300 tonnellate di petrolio che, quindi, abbiamo risparmiato. Perciò vogliamo potenziare questo doppio vantaggio estendendo la rete di teleriscaldamento esistente nelle vie Lago di Trasimeno, Lago di Albano, Lago di Costanza, Lago di Bracciano, Lago di Vico, Lago di Misurina e Via Lago di Garda della zona industriale di Schio. Insomma, i primi beneficiari, per ovvie questioni di vicinanza, saranno le utenze del primo comune socio dell’azienda”.
di Redazione Altovicentinonline