Il “Processo alla Vecia Fila” di Monte di Malo è un esempio perfetto di come le tradizioni popolari possano evolversi nel tempo, mantenendo vive le radici storiche ma adattandosi anche ai  cambiamenti culturali e sociali. È un evento che celebra la storia, la cultura e la convivialità di una piccola comunità veneta, ma che, al contempo, invita a riflettere sulla paura del diverso e sulla
necessità di superare le superstizioni e le discriminazioni, attraverso il linguaggio del buonumore.Il “Processo alla Vecia Fila” è un evento tradizionale che si svolge ogni anno a Monte di Malo, un piccolo comune situato ai piedi delle Prealpi Vicentine, in provincia di Vicenza.
Questo curioso evento, che si inserisce nella tradizione veneta, arrivato quest’anno alla sua 46° edizione, rappresenta una rievocazione storica e folkloristica che affonda le radici nel passato della
comunità locale e nella cultura popolare della zona. Lo spettacolo è andato in scena lo scorso fine settimana ed ha attirato anche persone arrivate da fuori paese.
La Vecia Fila cosa rappresenta?
La “Vecia Fila” è una figura tradizionale, quasi mitologica, che, secondo la leggenda, incarnerebbe l’immagine di una vecchia donna malvagia, spesso associata a pratiche di stregoneria o cattiverie.
La “Fila” era una figura che, nelle tradizioni locali, veniva considerata capace di maledire, portare  sfortuna e compiere atti disonesti. Nella rappresentazione del Processo, alla Vecia Fila vengono
attribuite le responsabilità, con accuse goliardiche rivolte da un avvocato della pubblica accusa, tutte quelle vicissitudini, nefandezze, fatti di cronaca, mascherando, allegoricamente, le oscure e
misteriose paure e dicerie che si annidano nei pregiudizi del popolo.
Il termine “Vecia” (che in dialetto veneto significa “vecchia”) richiama l’idea di una donna anziana e spesso temuta, relegata ai margini della società, che diventa il capro espiatorio per i disagi o le
difficoltà che la comunità si trova ad affrontare.
Un processo storico, un evento folkloristico
Il “Processo alla Vecia Fila” non è un processo reale, ma una rappresentazione teatrale, con la pubblica accusa, difesa, corte di giustizia al completo, forze dell’ordine, prelato per la benedizione e… comparse esilaranti, che coinvolge attivamente la comunità, dai bambini delle scuole con  massiccia presenza e canti, le associazioni ed ogni fascia d’età. Ogni anno, nel fine settimana di metà quaresima, i cittadini di Monte di Malo si riuniscono per assistere e partecipare a questa  simulazione di processo che rievoca le antiche tradizioni del paese; una tradizione inizialmente nata  nella contrada Martini.
L’evento è organizzato in modo da coinvolgere diversi aspetti della cultura locale, tra cui la musica,  il teatro, la danza e la gastronomia. Il processo si svolge in piazza, con una vera e propria corte che  si riunisce per giudicare la Vecia, accusata di vari crimini che vanno dalla stregoneria alla  maleficenza. Le persone del paese, travestite da giudici, avvocati, imputati e pubblico, danno vita a
un vero e proprio spettacolo che miscela commedia e satira sociale, che, finora, ha sempre  condannato, senza appello, al rgo della “Pora Vecia”.
La satira e il significato del  processo
Il “Processo alla Vecia Fila” non ha un significato religioso o politico, ma rappresenta piuttosto un  atto di riflessione collettiva sulle dinamiche sociali e sulle paure che hanno sempre caratterizzato le  piccole comunità. Attraverso il processo e il suo svolgimento teatrale, si ironizza e si crea satira su  su particolari eventi accaduti nell’anno precedente e sull’operato dell’amministrazione comunale e  temi legati alla superstizione, alla paura dell’altro e alla discriminazione, con spirito gioioso e per  dissacrare anche il peggiore accadimento con una risata collettiva. Negli anni, al fine di non limitare la comprensione ai soli locali, le tematiche del processo si sono  estese ad avvenimenti di natura sovra comunale, nazionale ed oltre .. L’accusa di stregoneria, infatti, è un tema che ha attraversato molte culture, ma il processo a Monte  di Malo si distingue per il suo carattere ironico e scherzoso. Non si tratta di una denuncia seria, ma  di un modo per ridere delle paure ancestrali, un’occasione per la comunità di confrontarsi con le  proprie tradizioni, mettendo in scena una figura che, seppur negativa, diventa l’oggetto di una riflessione collettiva e di un’occasione di unione.
Un evento che rafforza la comunità
Anche se il “Processo alla Vecia Fila” ha radici storiche, oggi è soprattutto un evento che rafforza il legame tra i cittadini di Monte di Malo. Durante l’evento, infatti, non solo si celebra la tradizione,
ma si crea un’opportunità per tutti di partecipare attivamente alla vita del paese, portando avanti una tradizione che coinvolge ogni generazione.
Inoltre, l’evento si presta anche a una forte dimensione turistica, attirando visitatori da altre parti  della provincia e anche da fuori regione. La manifestazione è una delle principali occasioni di
aggregazione annuali e rappresenta un forte elemento di identità per la comunità di Monte di Malo.

di Redazione AltovicentinOnline

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