Sta lavorando sotto tracci e dichiara che non gli piace apparire, ma ha già dialogato con oltre 70 associazioni. Le vuole coinvolgere per dare un volto nuovo a Schio.
Continua il percorso di ascolto che “Una Nuova Trama” ha iniziato nei mesi scorsi per sostenere la candidatura a sindaco di Schio di Cristiano Eberle.
“I presupposti alla base delle nostre intuizioni sullo stato della città, intesa come popolazione e non come partiti, il futuro e non il passato, il gioco di squadra, la rete, la socio-solidarietà, la forza buona dei convincimenti, un razionale cambio di passo, l’attenzione verso le potenzialità inespresse del nostro territorio, lo sviluppo, le persone e un progetto per la Schio del 2050, sono condivise perché vere”, spiegano i rappresentati del gruppo che darà battaglia al “delfino” di Valter Orsi, Cristina Marigo.
Per conoscere meglio il candidato che non si è ancora presentato ufficialmente, Cristiano Eberle, presidente di “Una Nuova Trama” verrà intervistato pubblicamente dal giornalista professionista, autorevole conoscitore del territorio, Ivano Tolettini domani, il 15 dicembre alle 18 a Palazzo Toaldi Capra. Interverranno anche i responsabili dei gruppi di lavoro di “Una Nuova Trama” negli ambiti: sportivi, tempo libero, cultura e sociale.
Chi è Cristiano Eberle
Vive a Schio dal 1974. Durante le scuole elementari e medie frequenta i gruppi parrocchiali (ACR). A 16, inizia a fare l’allenatore di pallacanestro; cresciuto ai Salesiani passa poi ad allenare nel femminile (oggi Famila Basket). Nel frattempo si iscrive a Ragioneria (perito programmatore) ma il suo desiderio, inizialmente, era fare l’insegnante di educazione fisica e coltivare l’attività come allenatore.
In realtà poi inizia a crescere un interesse su temi di natura economica che lo porterà poi ad iscriversi alla facoltà di Economia dell’Università di Verona. Quindi, la Laurea in Economia a Verona ma non potrà permettersi di fare il tirocinio per la professione quindi va a lavorare in azienda .
Frequenta alcune associazioni/cooperative di solidarietà sociale . Dà una mano come “revisore” a Don Beppe Gobbo, di cui è amico. Inizia a frequentare il CEIS e conosce Don Mariano Ronconi.
Nel 1996 si sposa e nasceranno Giacomo, Valentina e Filippo.
Nel 1999 ottiene l’abilitazione ministeriale all’esercizio della professione di Dottore Commercialista; nel 2002 inizia la libera professione. Nel 2002 entra nel Comitato di Gestione della Scuola Materna paritaria di Magrè. Continua la collaborazione con CEIS di Don Mariano Ronconi.
Di sè dice: “Per come sono le mie corde mi piace fare; non mi piace molto esserci. L’esempio di mio papà mi porta a pensare che le cose vanno fatte anche senza apparire. Nel contesto della professione mi concentro su due grandi temi: le società pubbliche e la crisi d’impresa; le società pubbliche perché mi affascina le reale relazione esistente tra socialità ed economicità; la crisi d’impresa perché mettendomi al servizio dell’impresa e dei lavoratori ritengo di fare la professione ma di fare anche qualcosa di buono (salvare posti di lavoro). Le società/enti pubblici nel contesto delle quali ho prestato la mia attività professione solo oltre 50, questo mi ha consentito di maturare una significativa esperienza nell’ambito pubblico/pubblicistico. In questo penso di essere stato molto fortunato. Faccio parte del Consiglio Affari Economici Duomo di Schio. Sono sindaco nella Cooperativa Unicomondo. Seguo e supporto il Baskin di Schio (mio figlio coordina il progetto e mia figlia è una giocatrice). Faccio, quando serve, il tutore e l’amministratore di sostegno.
Presidente di Piscine di Schio (servizio pubblico non essenziale). Faccio parte del Consiglio Direttivo di Famila Basket di Schio. Sono nel CdA della Fondazione Panciera. Sono stato nominato nel CdA di Veneto Sviluppo SpA. Sono componente del Consiglio di Disciplina dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Vicenza”.