di Marco Melli
L’abbraccio tra le stelle del salto in lungo italiano, nella serata conclusiva degli Europei di atletica, rimarrà nella storia. Primo perché ha coinvolto una madre e la figlia e poi, perché la prima, Fiona May, ha scritto le prime pagine azzurre della disciplina con i propri trionfi, due titoli mondiali, due medaglie d’argento ai Giochi Olimpici e un argento agli Europei di Budapest nel 1998.
LA STESSA MEDAGLIA
La stessa medaglia vinta da Larissa Iapichino ieri allo stadio Olimpico di Roma, nella serata conclusiva della manifestazione continentale. In tribuna d’onore, dove erano presenti il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e le più alte cariche istituzionali e dello sport, la loro stretta commossa è durata un tempo infinito.
PAPA’ GIANNI EX PRIMATISTA ITALIANO DELL’ASTA
Tanta soddisfazione anche per il papà di Larissa, Gianni Iapichino, ex primatista italiano dell’asta e attuale allenatore dell’azzurra. Tra i momenti più importanti del percorso sportivo di Larissa c’è il clamoroso 6.91 ad Ancona nel 2021, primato mondiale under 20 indoor, che ha eguagliato il record nazionale assoluto al coperto detenuto proprio da mamma Fiona. Nel 2023 è tornata a migliorarsi con il primato italiano al coperto di 6.97 dopo averlo di nuovo pareggiato per la medaglia d’argento agli Europei indoor di Istanbul. All’aperto ha debuttato con il personale di 6.83 controvento e ha vinto tre tappe della Diamond League: Golden Gala a Firenze, Stoccolma e Montecarlo arrivando a 6.95 dopo aver conquistato il titolo europeo U23 a Espoo con 6.93.