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Aborto, la petizione shock: “Obbligare ad ascoltare il battito del feto”

Obbligare le donne che vogliono abortire a vedere il feto e ascoltare il battito cardiaco. È ciò che prevede ‘Un cuore che batte“, proposta di legge di iniziativa popolare anti abortista. A sostenerla, promuovendo la petizione, è stato il Municipio VI di Roma, l’unico guidato dalla destra. Una presa di posizione che sta facendo molto discutere.

L’invito a firmare la petizione è arrivato attraverso un post su Facebook, nel quale si legge: “Si comunica ai cittadini, che è in corso una raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare “Un cuore che Batte”. Gli interessati potranno recarsi a lMunicipio Roma VI delle Torri al primo piano, stanza 23 il lunedì e il mercoledì dalle ore 9,00 alle ore 12,00″.

MATTIA (PD): OBBLIGO A SENTIRE BATTITO FETO È VIOLENZA

“E’ da quando la destra è al governo che si sono moltiplicati gli attacchi alla legge 194 e al diritto delle donne all’Interruzione Volontaria di Gravidanza ma la petizione presentata dal VI Municipio di Roma, in collaborazione con un’associazione anti abortista, con cui si chiede di obbligare i medici a far ascoltare il battito del feto alle donne che vogliono interrompere la gravidanza, è una violenza vera e propria. Non solo nei confronti delle donne ma anche rispetto all’autonomia decisionale dei medici e del personale sanitario. Una proposta shock, che l’amministrazione di destra invita a firmare presso la propria sede istituzionale con tanto di orari. Insomma un’iniziativa che in un sol colpo mortifica i diritti delle donne, la professionalità dei medici e la relazione di fiducia medico-paziente e tra cittadini e Istituzioni, in quanto garanti dei principi di laicità e pluralismo. Il VI Municipio faccia un passo indietro, ritiri subito la petizione e chieda scusa a tutte le donne. Non è certo vessandole, negando loro i diritti acquisiti e facendo propaganda sul loro corpo, che la destra favorirà la natalità, che invece ha bisogno di salari e welfare adeguati, oltre che di promuovere una cultura della parità di genere a tutti i livelli”. Così la consigliera regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia, membro della Commissione Pari Opportunità alla Pisana.

 CICCULLI-PAPPATÀ: MUNICIPIO VI TORNI IMPARZIALE E LAICO

“Ci sorprende che il municipio VI ospiti sulla pagina internet istituzionale i materiali promossi da una organizzazione ultracattolica, violando i principi di imparzialità e di laicità della pubblica amministrazione. Ancora più grave che si faccia per promuovere uno degli istituti più importanti che abbiamo a disposizione come una proposta di legge di iniziativa popolare. Se nel merito la proposta di legge che porta la firma del movimento antiabortista è stata già definita oscurantista e demagogica da molte associazioni di donne, anche i metodi utilizzati dal municipio VI violano ogni principio di democrazia”, dichiarano Michela Cicculli Presidente Commissione Pari Opportunità Roma Capitale e Claudia Pappatà vicepresidente della stessa commissione.