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Vino bianco e pesce: basta con i luoghi comuni

Un piatto di pesce dal sapore intenso e deciso, come il polpo o la zuppa di pesce si accompagnerà meglio ad un vino rosso corposo piuttosto che ad un vino bianco dal gusto delicato.

La regola principale dell’abbinamento è che il vino non debba sovrastare il sapore del piatto e viceversa.

L’abbinamento vino e cibo è una questione di equilibrio e armonia, ma ci sono ancora molti luoghi comuni che persistono, specialmente quando si parla di vino bianco e pesce. Aldo Sohm, uno dei sommelier più rinomati al mondo, spiega che non è sempre così semplice come “bianco con il pesce e rosso con la carne”.

Sohm, che ha lavorato nel celebre ristorante Le Bernardin di New York, sottolinea che la chiave per un abbinamento riuscito risiede nel condimento del piatto. Se il pesce è preparato in modo delicato, un rosso corposo potrebbe risultare eccessivo. D’altra parte, per piatti di pesce più robusti, come una ricciola cucinata con olio di cenere, un vino rosso  può rivelarsi sorprendentemente appropriato. Questo approccio è stato messo in pratica in occasione di un  G7 a Taormina, dove la scelta del sommelier ha sollevato un interessante dibattito. Durante il summit tra capi di Stato e autorità internazionali, infatti,  il menù prevedeva piatti raffinati, tra cui la ricciola. La scelta di un Nerello Mascalese ha sollevato alcune sopracciglia, in particolare quella del marito di Angela Merkel, che ha esclamato: “Vino rosso con il pesce? Mai visto prima!”. La sua reazione, sebbene comprensibile per chi è abituato ai tradizionali abbinamenti, mette in luce la necessità di superare i pregiudizi enogastronomici. In effetti, un abbinamento ben pensato può sorprendere e deliziare, rompendo le convenzioni.

E’ il  messaggio di Sohm a chiarire: il vino deve rispecchiare e amplificare i sapori del piatto, piuttosto che soffocarli. La versatilità dei vini, specialmente rossi leggeri e aromatici, permette di esplorare nuove combinazioni, senza paura di osare. La cucina contemporanea, sempre più influenzata da tecniche innovative e ingredienti locali, invita a sperimentare.

L’abbinamento tra vino e pesce non è solo una questione di regole fisse. È un’arte che richiede conoscenza, intuito e voglia di esplorare. Proprio come ha dimostrato il sommelier del G7, anche i vini rossi possono trovare la loro collocazione accanto a piatti di pesce, purché siano scelti con attenzione. Quindi, la prossima volta che vi sedete a tavola con un piatto di pesce, non abbiate paura di rompere gli schemi: il vino giusto potrebbe sorprendere.

Qualche esperti di vino però, tiene a tenere fermi alcuni capisaldi. Se il vino rosso si sposa bene con alcuni piatti di pesce è anche vero che alcune pietanze richiedono esclusivamente il vino bianco, queste sono: fritture di pesce (calamari, gamberi, baccalà, alici fritte ecc..); ostriche e crostacei.

N.B.