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Vespa contro chi demonizza il vino: “Basta dire che fa male”

Il vino fa male alla salute? Questa è una stupidaggine assoluta». A prendere le difese del settore è il giornalista Bruno Vespa, a margine della presentazione della guida Vini d’Italia del Gambero Rosso, che si è tenuta a Roma lo scorso 13 ottobre. Vespa ha anche annunciato che il prossimo 26 e 27 ottobre nella Masseria Li Reni di Manduria, contestualmente ai festeggiamenti per i dieci anni dell’azienda vitivinicola Vespa Vignaioli per Passione, ospiterà un convegno con scienziati di alto livello sull’argomento vino e salute. «Esistono centinaia di studi che dimostrano il contrario: il vino non solo non fa male, ma – in particolare il rosso – in piccole quantità fa bene al cuore. Smettiamola con queste fake news: la concorrenza si fa lealmente con altri mezzi», sottolinea il giornalista che, con il suo Primitivo di Manduria Raccontami 2022, si è aggiudicato i Tre Bicchieri del Gambero Rosso e si è assicurato la prima stella, riservata a chi ottiene il riconoscimento per dieci anni. «Una grande soddisfazione per una giovane cantina come la nostra – commenta – che ci incoraggia a proseguire in Puglia».

Il sogno di Vespa fare vino rosato in Abruzzo

Se in Puglia Vespa ci è arrivato dieci anni fa «portato da amici» e vi è poi rimasto perché «è una regione che può ancora dare tantissimo», il suo cuore batte per l’Abruzzo, dove il giornalista è nato. Se dovesse scommettere su un altro territorio, quindi, non ha dubbi: sarebbe proprio la sua regione di provenienza. «Oggi sceglierei l’Abruzzo – dice al Gambero Rosso – dove mi hanno già offerto di tutto. Il rosato abruzzese, con il quale ho bagnato le labbra da quando ero in fasce, mi è rimasto nel cuore. Quando iniziai a fare vino, l’Abruzzo era una terra satura in fatto di vino, mentre la Puglia era ancora una regione legata ai vini da taglio con tanto spazio di crescita. Poi negli anni anche la Puglia si è aperta ai vini di qualità».

 

Giorgia Meloni? Sarebbe un vino rosso e corposo

Sul futuro del vino Vespa è ottimista, sebbene consapevole dei cambiamenti di gusto in corso: «Bisogna avere la forza di restare, di superare il momento e migliorare la forza vendita. La Puglia oggi è ancora rossa (in questo caso non c’entra la politica; ndr), ma noi per fortuna abbiamo puntato anche sui bianchi, visto che il gusto si sta un po’ spostando in quella direzione. Ad ogni modo, l’umore della gente è molto varabile, bisogna seguirlo, ma anche precederlo».
E “rossa”, nell’immaginario del giornalista è anche la premier Giorgia Meloni: «So che ama i rossi e corposi. Se fosse un vino, quindi, sarebbe un vino tosto. Ad alta gradazione», conclude, sorridendo.